“Parrocchie nuove”
La parrocchia resta sempre una realtà valida. Il problema non è tanto di struttura, quanto di animare di Cristo ogni attività. Anzitutto è problema di preti che comincino ad amarsi sul serio, mettendo da parte, se è il caso, per attuare questo amore sacerdotale ogni altro problema pastorale.
La
prima pastorale è amare chiunque. L’accettare Gesù in mezzo e il Gesù
abbandonato. Non è un metodo, una formula, perché l’amore non può essere
schematizzato.
Non è
tanto una strada, o un documento scritto che crea la comunità, ma l’amore; alla
base di tutto c’è la scelta di Dio. E’ qui che ci si riscopre fratelli ed è da
qui che nasce il desiderio d’incontrarsi. Altro mezzo meraviglioso è la parola
di Dio, che si fa parola di vita: una frase del Vangelo, scelta ogni settimana,
da vivere intensamente. L’accettare con gioia e generosità il Gesù abbandonato
è il culmine, è tutto.
Nasce
così la dimensione nuova della parrocchia nuova, e perciò della Chiesa.
(4 agosto 1972)