Esercizi Spirituali
(dettati da Padre
Luigi Bommarito nei giorni 27-28-29 marzo 1972)
Abbiamo bisogno di ascoltare
Dio… troppe parole inutili nel mondo.
Dare spazio a Dio che ci parla, Il silenzio è il sacramento in cui Dio
si nasconde e si dona.
Ognuno di noi è diverso dall’altro, non solo somaticamente, ma dal di dentro. Il Signore parlerà ad ognuno secondo il suo modo. Gli Esercizi Spirituali sono allora ascolto della Parola di Dio.
Nella
prima pagina della Bibbia possiamo raccogliere alcune grandi verità:
a)
Dio
crea l’uomo;
b)
L’uomo
non vuole essere relativo, ma assoluto.
“Adamo dove sei?” Il Signore ci chiama: “A
che punto è la tua fede? Dove sei con le tue virtù?”
Lucifero…: si ribella! Dio ci dirà come sei caduto così in basso, tu che portavi la luce, il fervore, l’entusiasmo!
Il figlio della vedova di Naim…: c’è il corteo
della morte (l’uomo); c’è il corteo della Vita (Gesù). Gesù si commuove e come
allora potrà dire anche oggi, alzati e cammina. Può dire anche “ho
bisogno di te…” per farti strumento della redenzione.
Samuele…: chiara, dolce, distinta la voce di
Dio. Incontro di Dio nell’ascolto della sua Parola. E’ sempre un incontro
decisivo, come quelli del Vangelo: Pietro, la Maddalena, Zaccheo… dal fango…
all’altare: “Oggi la gioia e la pace sono entrati in questa casa”. E’
sempre così quando arriva Gesù. E Zaccheo potrà ridare quelle ricchezze che
aveva rubato perché ormai aveva capito di avere in acsa sua la Vera Ricchezza:
Gesù.
Saulo…: “Signore, cosa vuoi da me?” Ecco
la giusta parola. Non tanto la programmazione, di cui siamo tanto bravi: “farò
questo, farò quest’altro… e poi!!! Ma “Signore, cosa vuoi da me?” Foglio
bianco a Lui per scrivere quello che vuole. E sappiamo bene che Dio vuole
sempre il nostro maggiore bene.
Pagina di S. Paolo sulla
CARITA’. Argomento centrale del cristianesimo e di tutta la predicazione di
Gesù.
Ma
quanto dobbiamo amare?
“Ama il prossimo tuo come te stesso”
“Amate i vostri nemici”
Ma
Gesù stesso mette tutto in crisi (anche la Messa) se non c’è l’amore: “se
quando vai a fare la tua offerta, ti ricordi che il tuo fratello…lascia…”.
“Amatevi
come io ho amato voi”. Cfr. lavanda dei piedi il giovedì santo. Lo stemma
del cristiano è il grembiule, segno del servizio gratuito.
Amore
teologale (non soltanto altruismo). Il cristianesimo diventa facile ed
entusiasmante in una completa disponibilità alla grazia di Dio, senza
diagramma, senza gelosie.
“Padre,
come io sono in te e tu in me, così essi siano uno in noi”. La carità nel
fuoco della divinità, “…perché il mondo creda”, l’uomo moderno vuole
scoprire Dio nell’amore di coloro che credono in Dio. Che responsabilità sulle
nostre spalle! La credibilità degli altri!
Allora
il cristiano è uno che porta l’amore. Occorre avere il coraggio di realizzare
l’amore: per gli altri, tu cristiano, sei Cristo, che patisce, che perdona, che
dà speranza, che dà resurrezione.
“Avere per Dio un cuore di
figli, avere per se stessi un cuore di giudice, avere per gli altri un cuore di
mamma” (San Pasquale).
Istruirsi
nella religione (Bibbia, Documenti Conciliari, sviluppa il senso della
parrocchia, della diocesi, della Chiesa).
Mantenere
e sviluppare in sé la vita divina. Non ammettere il peccato. Essere peccatori è
la nostra miseria; sapere di essere peccatori è una speranza
Ascetica
dell’apostolato:
sentire la propria vita come missione;
rendere trasparente la propria fede;
spirito d’iniziativa (senza paura di scomodo o
di rischio);
spirito di servizio (umiltà nella carità);
spirito di collaborazione (lavoro in equipe);
spirito d’impegno ( un uomo vale tanto quanto
gli impegni che prende e mantiene);
tenacia di volontà negli insuccessi;
ottimismo soprannaturale fondato sulla fiducia
nella Bontà e Provvidenza di Dio.