UNA CHIESA SENZA ALIBI
La comunità locale è una chiesa senza alibi. In essa tutto è concreto, scoperto, esigente: qui il Cristo e l'uomo non possono essere un museo. La Chiesa locale è una chiesa identificabile, tangibile, dove s'incontra l'uomo nel cuore della sua situazione esistenziale. Utilissima è la prima lettera di San Paolo ai Corinti, che offre la più ampia descrizione della vita e dell'azione di una comunità cristiana del I secolo: "La Chiesa di Dio che è a Corinto". Vi si esprime la libertà della fede, ma non il disordine; la comunione fraterna, non il partito religioso; il servizio dell'agape, non il dominio; l'utilità comune, non l'interesse particolare. Il tutto secondo il segno della più antica confessione di fede cristiana: "Gesù è il Signore". La Chiesa locale è la Chiesa universale che si fa "evento" in un luogo determinato. E' la Chiesa che conosce gli uomini per nome. E', per altro, luogo di dialogo, di corresponsabilità, di decisionalità, di obbedienza responsabile.
(Riflessione del 14 febbraio 1972 - Mons. Alfonso Cannella)