Storia della Chiesa locale

L’origine della Chiesa di S. Giuseppe di Aquino è legata, come avviene spesso, alla origine della borgata omonima, la quale risale alla seconda metà del 1700.

Clicca per ingrandireOriginariamente la Chiesa doveva essere una piccola Cappella rurale, eretta dagli abitanti del luogo. Come ubicazione essa corrispondeva a quella odierna, per il resto era un edificio rustico col pavimento in cemento e le pareti e l’altare in muratura grezza. Fin dalle origini fu dedicata a S. Giuseppe e in essa si venerò una statua del Santo col Bambino Gesù in braccio e il giglio in mano; Tutt’ora la statua è posta nell’altare maggiore.

Dal registro dei matrimoni della Parrocchia della Rocca, Santa Maria La Reale, si evince che, già nel 1805 nella Cappella di Aquino venivano celebrati matrimoni. Poiché santa Maria La Reale era Parrocchia dal 1800, la gente di Aquino si rivolgeva ad essa per ricevere i sacramenti principali come il Battesimo, l’Eucarestia e l’Unzione dei malati.

Attorno al 1902 si richiedeva all’Arcivescovo di Monreale, Domenico Gaspare Gancia dei Duchi di Brolo, di rendere sacramentale la Chiesa di S. Giuseppe, in succursale della Chiesa di Rocca. Tale richiesta era legittimata dall’aumento degli abitanti e con la distanza dalla suddetta Chiesa che spesso era d’impedimento all’amministrazione dei sacramenti. Si richiedeva quindi la posa del fonte battesimale, la facoltà di tenervi abitualmente l’Eucarestia, l’obbligo che un sacerdote, scelto dall’Arcivescovo, risiedesse in tale borgata.

Il primo Cappellano stabile della Chiesa di Aquino, dall’aprile del 1902, fu Francesco Galesi da Niscemi, proveniente dalla Diocesi di Piazza Armerina.

In seguito, essendo Arcivescovo di Monreale M. Filippi, la Diocesi si accrebbe di numerose parrocchie tra le quali anche Aquino, assieme a Villaciambra e Grisì. Il riconoscimento dello Stato, nella persona del Re Vittorio Emanuele III e Mussolini fu nell’anno 1937, in seguito al decreto della Chiesa dell’anno 1936. I confini della nuova Parrocchia erano: a nord il torrente Intravaia dalla stazione ferroviaria di Monreale fino a Borgo Molara inclusa, a nord-est lo stradale Borgo-Molara e Olio di Lino e la strada dei Cavallucci fino al fiume Oreto. Ad est la strada che va ai Cavallucci.

Il primo Parroco fu il Canonico Giuseppe Dia, il quale provvide all’ampliamento della Chiesa che fu operato dal lato destro, costruendoci un altare laterale; solo in un secondo tempo fu costruita la canonica.

Clicca per ingrandireNel 1936 furono apposte le campane e l’orologio sulla cima del campanile: la caratteristica dell’orologio è che il suo quadrante è visibile da tutte e quattro le facciate del campanile. Esso era allora azionato con un movimento a corda, solo recentemente, con Padre Innocenzo Bellante, è stato sostituito col movimento elettrico. Sia le campane, sia l’orologio furono costruiti dalla Ditta Scibetta di Bisacquino.

Nel 1939 P. Dia rinuncia al beneficio parrocchiale essendo anziano e subentra P. Pietro D’Agostino che già da tempo aiutava l’ex parroco. Egli fu titolare Parroco fino al 1941 quando anch’egli rinunciò a tale beneficio.

Si insediò allora G.B. Damiani con Bolla del giugno 1941, egli fu Parroco per un lungo periodo fino al 19 ottobre 1976, data della sua morte. Subentrò allora Don Antonino Licciardi il 1° novembre 1976, seguito da P. Giovanni Ruffino il 1° settembre 1982. L’anno successivo si insediava il nuovo Parroco: Don Innocenzo Bellante. Con quest’ultimo Parroco la Parrocchia ha avuto un forte risveglio spirituale; la comunità si è accresciuta quantitativamente e qualitativamente, partecipando attivamente alle celebrazioni delle SS. Messe; in modo particolare è sorta l’esigenza di officiare due messe domenicali. Un incremento si è registrato anche nelle amministrazioni dei sacramenti, in particolare delle Prime Comunioni. Da quando la Chiesa è stata ristrutturata sono stati celebrati anche dei matrimoni. La Parrocchia, sorretta da P. Bellante, si è fatta carico anche dei problemi di carattere sociale che assillano la Borgata, per il bene di tutta la comunità.

Il 4 Ottobre del 1998 si è insediato Don Giuseppe Salamone a motivo della nomina di Don Innocenzo Bellante a rettore del Seminario Arcivescovile di Monreale. Il nuovo parroco ha continuato a curare l'aspetto pastorale - liturgico - spirituale della comunità.

La Parrocchia oggi ha i seguenti confini: La Via Aquino-Molara fino al Corpo di Guardia, Via Santa Liberata, anch’essa fino al Corpo di Guardia, la Via Aquino fino a Via Cartiera Grande, la Via Vignazza fino a Via Mulinello, la Via Altofonte fino a Via Ponte Parco e la Via Pezzingoli fino al Ponte sul Torrente La Monaca.