Gli elementi naturali del presepe
Esaminiamo alcuni elementi naturali presenti nella sacra rappresentazione e cogliamone il loro significato.
La Grotta
Al centro, nel luogo più basso del presepe, si trova la grotta alcune volte con altre grotte laterali di proporzioni ridotte, in cui vi sono le greggi con il pastore nell’atto di scaldarsi accanto al fuoco, animali da cortile, mucchi di paglia.
Parecchi sentieri conducono dalle montagne alla grotta; essa è il simbolo materno per eccellenza, luogo della nascita miracolosa; un viaggio in "discesa" verso le viscere della terra, verso il buio. E’ nella grotta che si partecipa, alla vittoria della luce sulle tenebre, alla novità di vita portata da Cristo: la promessa della vittoria del Figlio di Dio sul male.
La tradizione che vuole Gesù nato in una grotta è attestata in Oriente già nel II secolo, mentre in Occidente compare solo due secoli dopo, soppiantando completamente la tradizione della Nascita divina in una stalla o capanna.
Il fiume
Il fiume nel presepe è segno del tempo che scorre, simbolo della vita. Chi si immerge nel fiume ne esce purificato e liberato dalle passioni. Per tale motivo le acque del fiume Giordano, in cui è stato battezzato Gesù, diventano un fonte battesimale.
Ma l’acqua stessa è carica di simboli e significati: essa esisteva prima della creazione; "Le tenebre coprivano la superfice dell’Abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque" (Gn 1), durante il "diluvio universale" distrusse quanto ricopriva la terra; nel deserto fu donata a Mosé per dissetare il popolo. Il simbolismo delle acque implica tanto la morte che la resurrezione.
Nel Vangelo è scritto che l’acqua per eccellenza è Gesù: "Chi ha sete venga a me e beva, io sono l’acqua che disseta".
La fontana
La vita di ogni paese della Palestina si svolgeva attorno ad una o più fontane; era compito delle donne andare ad attingere acqua alla fontana per qualsiasi necessità (acqua da bere, per lavare, per innaffiare o abbeverare gli animali).
Il Vangelo ci fa conoscere che "l’unica sorgente" che rende possibile la vera vita nell’uomo è Cristo, Lui è l’acqua capace di dissetare eternamente qualsiasi arsura dell’uomo.
La stella
Ed infine la Stella, sempre presente su tutti i presepi.
"Nella grotta poi risplendeva una stella di straordinaria grandezza, come mai se ne era vista una simile dalle origini del mondo. I profeti che erano in Gerusalemme dicevano che questa stella annunciava la nascita del Messia"
Le comete di per sé hanno sempre evocato paure e superstiziose apprensioni. Le loro occasionali apparizioni hanno sfidato la nozione di un cosmo inalterabile e ordinato. Sembrava inconcepibile che una spettacolare striscia fiammeggiante, color latte che sorgeva e tramontava con le stelle ogni notte, non fosse lì per qualcosa, non contenesse un presagio.
Così sorse l’idea che le comete fossero segni premonitori di disgrazia, che annunziavano la morte di principi o la caduta di regni.
Nel nostro caso la disgrazia diviene grazia, data a tutti coloro che sanno riconoscere e seguire la luce di Cristo.