Il "sì" di Maria

AnnunciazioneEd eccoci giunti alla domenica del sì, la domenica del "fiat".
Nella Bibbia vi sono tre consensi, il "fiat della creazione", il "fiat dell'incarnazione", il "fiat della redenzione".
All'origine del mondo Dio disse: "fiat lux" (sia la luce) e la luce scaturì dalle tenebre.
All'annunciazione Maria esclama "fiat mihi secundum Verbum tuum" (avvenga di me secondo la tua Parola), permettendo così a Dio di "farsi uomo".
Al Getsemani Gesù dice: "fiat voluntas tua" (sia fatta la tua volontà), accettando così la volontà del Padre.
Questi tre consensi più che atti di volontà sono atti di piena fiducia in Dio, una fedeltà che non si improvvisa ma che deve essere vissuta giorno dopo giorno con la nostra vita, la nostra preghiera, le nostre gioie e le nostre sofferenze, insomma con il nostro essere radicati in Cristo. Il sì di Maria diventa così anche il nostro nel momento in cui accettiamo il dono di Dio, ponendoci dinanzi al suo appello in totale disponibilità.
E proprio per non dimenticare il "sì" di questa straordinaria donna, la Chiesa ci esorta a mantenere viva la recita dell'Angelus Domini al mattino, a mezzogiorno e alla sera.
 
"L'Angelo del Signore annunziò a Maria
ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.
Ave Maria,...
Ecco l'ancella del Signore;
si faccia di me secondo la tua parola.
Ave Maria, ...
E il Verbo si fece carne
e abitò tra noi.
Ave Maria, (...)"
 
La struttura semplice e il carattere biblico hanno il compito di santificare i tre momenti della giornata, ma ci fanno anche riflettere e verificare se il nostro "sì" a Dio rispetta costantemente il suo progetto di amore.
L'Angelus come lo recitiamo, è stato imposto nel XVII secolo. Tale preghiera, insieme alla recita del Rosario, è una delle sole due devozioni che Papa Paolo VI nella Marialis Cultus, ha ricordato e incoraggiato.