I sepolcri

Altare della Reposizione: Vista d'insieme Clicca per ingrandire!Il mercoledì seguente alla Domenica delle Palme vengono allestiti gli altari della "Reposizione" in cui viene riposto e custodito il "Corpo di Cristo" dopo la Santa Messa "in Coena Domini" fino al giorno seguente. Dalle nostre parti questi altari vengono chiamati "Sepolcri" pensando che il tabernacolo che riceve il "Santissimo" sia una vera e propria tomba in cui verrà riposto e vegliato Cristo morto. Appare chiaro quanto impreciso sia il termine e quanta chiarezza sia necessario fare nella sua interpretazione per non scadere nel tradizionalismo, per riutilizzare ciò che di meglio contiene la nostra tradizione che alcune volte ci fa rasentare il paganesimo.

Tre settimane o due sono sufficienti per preparare i sepolcri e più precisamente i "sepulcri", conosciuti anche come "lavuredda". Sono questi piatti di germogli che servono ad adornare l’altare della reposizione. Quest’uso non è nuovo. Il Pitré nel suo libro "Spettacoli e feste popolari siciliane" scrive che "Una delle principali preoccupazioni di alcune famiglie devote è quella del sepulcru. A metà di Quaresima esse hanno avuto cura di preparare certi piatti; ed il modo, per chi non lo sappia, è questo. Sopra un tondo, piccolo o grande che si voglia, si allarghi tanta stoppia o canape che basti a coprirlo, nel mezzo vi si sparge del grano, al di sopra quasi in secondo strato delle lenti, torno torno della scagliula, e si ripone al buio, avendo cura di spruzzarvi sopra dell’acqua di due giorni in due giorni. Tra pochi di tutto è germogliato, e grano e lenti e scagliula vengon su a vista d’occhio bianchi come cera nel centro, rossastri in giro. Questa coltura è industria delle donne, e venuto il mercoledì, in cui le chiese apparecchiano il Santo Sepolcro, quei piatti fioriti si mandano ad offerire, legati e messi insieme in lunghi steli con larghe e bellissime fettucce di color rosa (le quali poi rimangono pel culto divino) alla chiesa più vicina o a quella alla quale furono destinati o promessi. I divoti offerenti la dimani rivedranno il loro dono e saranno in grado di istituir dei paragoni con gli altri". Tra tanti fiori e germogli si custodisce il Santissimo all’interno del sepolcro dalla notte del Giovedì Santo fino alla mattina del Venerdì.

Il nostro Altare della Reposizione. Clicca per ingrandire!Per tutta la notte e il giorno seguente la gente visita i sepolcri allestiti nelle varie chiese. E’ opinione comune visitarne almeno tre, quasi fosse un precetto della Chiesa. Anche quest’uso non è nuovo. Sempre il Pitré racconta che nella città di Palermo, nelle ore pomeridiane del Giovedì e in quelle mattutine del Venerdì devoti, ma anche non devoti, vestiti dei loro migliori abiti, si mettono in via per fare "lu firriu o lu giru di li sepulcri", alla ricerca dei più belli, per poter dire: "l’ho visto anch’io". Ma questa è anche l’occasione per le madri di portare in giro le figlie, specialmente quelle da maritare, e per i ragazzi di poter scegliere tra tante ragazze.

Sacro e profano si mescolano, tradizione e fede tentano di coesistere.

Particolare dell'Altare della Reposizione: La Croce. Clicca per ingrandire!

La Chiesa fa chiarezza ed emana una Lettera circolare della Congregazione per il Culto divino sulla "Preparazione e celebrazione delle feste pasquali" del 1988. In questa lettera si sottolinea che il Tabernacolo in cui viene custodito il "Corpo di Cristo" non deve avere la forma di sepolcro, così come deve essere evitato l’uso di chiamarlo sepolcro. Al n. 47 viene spiegato che " la cappella della reposizione viene allestita non per rappresentare la sepoltura del Signore, ma per custodire il Pane Eucaristico per la Comunione che verrà distribuita il Venerdì della Passione del Signore".

Particolare dell'Altare della Reposizione: Il Pane ed i Pesci. Clicca per ingrandire!Dentro il tabernacolo dell’altare della reposizione non c’è un cadavere bensì il Vero Corpo di Cristo glorificato, custodito per dare possibilità di autentica adorazione che arrivi al cuore, alla mente e passi nella nostra vita quotidiana.

Particolare dell'Altare della Reposizione: I piatti sporchi. Clicca per ingrandire!

Si comprende bene quanto possa essere utile la realizzazione dell’altare secondo forme e criteri via via diversi, ma si deve ritenere indispensabile l’incontro con Cristo Eucaristia; stimolante può essere considerata la curiosità che si prova andando a visitare tre o più altari, ma quanto mai importante è restare in silenzio dinanzi ad un tabernacolo in attesa di fermare il chiacchierio che ab-biamo dentro per ascoltare la voce di Cristo che si comunica a noi sotto forma di Pane, di Parola, di Amore incondizionato.

Non è facile porsi in tale clima di adorazione, ancora più difficile risulta nel momento in cui la fretta ci costringerà ad allontanarci per visitare altri altari.