Il Libro della Genesi
La
Genesi è il primo libro del Pentateuco e della Bibbia, con esso
incomincia la divina Rivelazione.
Questo
libro è uno dei più attraenti dei libri della Sacra
Scrittura perché affronta gli interrogativi più profondi dell’essere umano: la
vita, la morte, la felicità, l’angoscia, l’esistenza, il mondo. A tali quesiti
non vengono date risposte scientifiche bensì divine.
Nella Genesi, infatti, sono racchiusi i dogmi fondamentali della religione
cristiana.
Il
testo, dopo avere descritto sinteticamente la nascita dell’universo (Gn 1, 1-25),
passa alla narrazione della creazione dell’uomo e della formazione del popolo
eletto, presentandosi in due parti:
La
Storia dell’umanità primitiva, sino alla dispersione dei popoli (Gn 1,26-11,26),
comprendente la storia di Adamo ed Eva, di Noé e della sua discendenza;
La
Storia del popolo eletto, dalla vocazione di Abramo
alla storia di Giuseppe (Gn
12,1-50,26), comprendente quella di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, di
Giuseppe.
Il
libro della Genesi contiene inoltre la prima promessa di un Redentore («Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra
la tua discendenza e la sua; essa ti schiaccerà il capo e tu la insidierai al
calcagno» 3,15). Parte da questa promessa un filo
conduttore che da Adamo, Set, Noé conduce sino ad
Abramo, con l’esclusione di tutte le altre stirpi e famiglie, per giungere poi,
con Isacco e Giacobbe a Giuda, dalla cui stirpe dovrà nascere il futuro Messia,
liberatore d’Israele, Redentore del mondo. L’obiettivo del libro, come
del resto degli altri libri Sacri, è di condurre gradatamente gli uomini a
Cristo, per imparare ed ottenere da Lui, unico e perfetto Maestro, a rimettersi
sulla retta via, quella per cui Dio creò l’uomo, che
conduce alla felicità eterna.
Il
libro della Genesi contiene anche altri importanti insegnamenti. Il testo
presenta Dio come supremo Creatore e Signore, principio di tutte le cose, che
si manifesta e si fa conoscere. Nella Dei
Verbum (Concilio Vaticano II) sta scritto che Dio
parla agli uomini come ad amici, e si intrattiene con
essi per invitarli ed ammetterli alla comunione con Sé. Ciò avviene con parole
ed eventi intimamente connessi, in modo che le opere...manifestino e rafforzino la dottrina... e le parole dichiarino le opere e
il mistero in esso contenuto (DV 2).
Secondo
il primo racconto della creazione l’uomo è stato
creato ad immagine e somiglianza di Dio, per intelligenza, amore e volontà,
superiore alle cose e agli animali, posti da Dio a suo servizio, di cui può
servirsi per raggiungere il suo fine supremo. Iddio ha creato l’uomo maschio e
femmina, dando loro la capacità e l’ordine di moltiplicarsi, occupare la terra,
dominare la natura, usufruendo del suo Amore: in cambio Dio gli avrebbe donato
protezione contro il dolore, la morte e ogni tipo di avversità.
Dio
ha chiesto all’uomo di fidarsi di Lui, di affidarsi a Lui, di riconoscerlo come
unico giudice di ciò che deve o non deve essere fatto, di ciò che è bene e ciò
che è male.
Dio
però lo ha sottoposto ad una prova, affinché con la sua libera volontà, desse un segno di dipendenza dal suo Signore, accettando da
Lui quanto gli proponeva. L’uomo non ha voluto
sottostare e si è ribellato; compiendo un atto di sfiducia nei confronti di Dio
ha spezzato l’amicizia con Dio, ha rotto l’armonia col mondo che Dio gli aveva
donato, ha perso tutto ed è stato condannato alla miseria, al dolore e alla
morte.
Questa
disobbedienza rappresenta il primo peccato dell’uomo, il primo allontanamento
dal progetto di amore e di salvezza che Dio aveva
costruito per la sua creatura prediletta.
Essendo
però Iddio un Dio compassionevole e misericordioso, ha avuto compassione
dell’uomo ribelle e ha promesso il Redentore che avrebbe riposto il genere
umano sulla via della salvezza, con l’umiltà e la fedeltà ad un Dio offeso e
abbandonato.
La
Genesi è proprio la prima pagina di questa storia
della redenzione, che continuerà attraverso i secoli, nonostante tutte le
opposizioni umane, sino alla completa realizzazione.