Santa Brigida

 

La Chiesa ne fa memoria facoltativa il 23 Luglio

 

Brigida nacque a Finstad, presso la città svedese di Uppsala, nel 1302.

Appena quattordicenne venne data in sposa al nobile Ulf Gudmarste, da cui ebbe otto figli, e condusse gran parte della propria vita presso la corte reale svedese, come dama della regina Bianca di Namour.

Con il suo esempio di vita dedita alla preghiera, portò un soffio di spiritualità autentica tra i saloni dorati del palazzo reale, contagiando quanti le stavano accanto.

Educata in modo severo fin dall’infanzia da una zia, che occupò il posto della madre morta prematuramente, Brigida, educò cristianamente anche tutti i suoi figli, condividendo col marito la preghiera quotidiana e le opere di pietà.

Con lui fondò un ospedale dove andava a servire i malati con le proprie mani, fedele al suo spirito di terziaria francescana.

Insieme un giorno vollero compiere un pellegrinaggio al santuario di Compostella in Spagna, al ritorno del quale il devoto Ulf la abbandonò per ritirarsi nel monastero cistercense di Alvastra, dove già viveva uno dei loro figli.

Nel 1344, rimasta vedova, anche Brigida abbracciò la vita claustrale e si rinchiuse nello stesso monastero di Alvastra, per dedicarsi completamente alla preghiera. Da lì inviò appassionate lettere al Papa, per convincerlo ad abbandonare il suo esilio ad Avignone, come la sua contemporanea senese santa Caterina, e venne temporaneamente ascoltata.

L’esperienza ascetica le procurò frequenti estasi e visioni paradisiache che ella descrisse minutamente ai suoi confessori; essi tradussero la preziosa esperienza in latino, compilando otto volumi intitolati “Rivelazioni”.

Durante l’anno santo del 1350 Brigida fu a Roma e cercò di ottenere dal pontefice l’approvazione di un nuovo ordine religioso formato, da uomini e da donne che conducevano la stessa vita cenobitica, pur vivendo in conventi separati. La caratteristica dell’Ordine era proprio quella di avere monasteri doppi con uomini e donne residenti in edifici separati ma con un’unica chiesa.

Sebbene non avesse ottenuto l’approvazione del Papa, tuttavia ricevette il favore del re Magnus II Eriksson di Svezia; solo così poté fondare l’ordine di “San Salvatore” composto da ottantacinque persone  corrispondenti al numero dei dodici aposoli, dei settantadue discepoli e in più dell’apostolo Paolo. Questa comunità comprendeva sessanta monache, tredici monaci preti, quattro diaconi e suddiaconi, rappresentanti i primi quattro padri della Chiesa e otto fratelli laici.

La sua “Regula Salvatoris , fu accettata da Urbano V nel 1370 dopo molte correzioni. L’approvazione ultima, con il duplice monastero fu ratificata nel 1378, dopo la sua morte avvenuta a Roma il 23 Luglio del 1373.

La regola fu definitivamente approvata quando era abbadessa la figlia di Brigida: santa Caterina di Svezia (santa Caterina Karin), che continuò l’opera della madre.

La canonizzazione di Brigida avvenne nel 1391 e fu inscritta nel calendario Romano nel 1623.