Padre
Virginio Rotondi e
il
Movimento dell’Oasi
Virginio Rotondi, religioso della Compagnia di Gesù,
nacque a Vicovaro (Roma) il 22 maggio 1912 da Anna Pasquali e Mario Rotondi;
terzo di cinque figli.
Frequentò le classi elementari a Vicovaro, vinse una
borsa di studio che gli permise di continuare gli studi per altri tre anni. Poi
entrò nel Seminario minore di Santa Scolastica, a Subiaco
A causa della sua eccezionale vivacità, venne
dimesso e riconsegnato al Vescovo di Tivoli che, praticamente, lo tenne con sé
come usciere e compagno di passeggio.
Frequentò poi il V ginnasio nel Seminario di
Magliano Sabina.
Gli studi superiori li frequentò nel Collegio
Leoniano (diretto dal Padri Gesuiti), ad Anagni (FR), dove avevano anche sede
le facoltà di Filosofia e Teologia aggregate alla Pontificia Università
Gregoriana.
Ad Anagni si laureò in filosofia a 20 anni ed entrò
nel Noviziato della Compagnia di Gesù a Galloro-Ariccia (RM), dove rimase due
anni.
Nel 1934 proseguì gli studi a Roma, presso la
Pontificia Università Gregoriana dove si laureò in Teologia e, con questa:
venne anche abilitato all'insegnamento delle lettere nelle Scuole Parificate.
Il 13 maggio 1942 fu ordinato sacerdote, a Roma,
nella Chiesa di San Roberto Bellarmino e l’anno successivo fu inviato a Firenze
per il IV anno di Probazione.
Paradossalmente, quella vivacità che gli aveva
procurato l'espulsione dal Seminario di Santa Scolastica, lo fece diventare
"apostolo dei fanciulli" e fondò un'Associazione: la CIDROS, che era
un adattamento ai fanciulli di età
compresa tra gli 11 e i 14 anni dell'"Apostolato della Preghiera" e
della "Crociata Eucaristica".
Nel 1945 tornò a Roma dove gli fu assegnato
l'ufficio di Direttore dell'Apostolato della Preghiera. Gli si aprirono anche
altri campi di apostolato: gli operai e, in particolare, "cappellano dei
tranvieri romani". Iniziò così il suo progressivo ministero sacerdotale.
Nel 1947 divenne gesuita professo della Compagnia di Gesù.
Per la sua capacità oratoria, unita ad una vasta
cultura e profonda dottrina ecclesiale, fu
presto conosciuto e, quindi, invitato per Corsi di esercizi spirituali e
per Conferenze su vari temi.
Aperto ai problemi teologici, soprattutto morali e
pastorali, fu più volte segnalato come "acuto esegeta" ed
"esperto della dottrina sociale della Chiesa", oltre che "chiaro
e fedele divulgatore dei principi affermati dal Magistero pontificio nelle
Encicliche e Documenti"
Propiro per questo suo amore e fedeltà al Magistero
Pontificio gli vengono chiesti specifici servizi e rapporti personali con i
Sommi Pontefici: più frequenti e vari, con Pio XII; sempre tanto delicati e
importanti, con i suoi successori.
Il I° novembre 1950 - giorno nel quale Pio XII
proclamava il Dogma di Maria, assunta in cielo fondò, a Roma, il Movimento Oasi
(indirizzato alla gioventù) che diventò poi il suo particolare mondo cui
riversare tanto del suo cuore di apostolo e di sacerdote, nonché a farlo
conoscere anche all'estero, come "fondatore".
Quale era la sua proposta spirituale?
La spiritualità del servire per amore.
La veloce diffusione e la sorprendente accoglienza
della specifica proposta da parte di ogni categoria di giovani italiani faceva
riconoscere al Santo Padre, nel suo discorso al Movimento Oasi (23 novembre
1952), che “con il Movimento dell’Oasi, era sorta nella Chiesa qualcosa che in
proporzioni così vaste non si era mai veduta fin ora":
Il 25 marzo 1958, diede inizio ad una nuova
realtà: l " Ancilla Domini",
con le "premesse" e i "punti fondamentali" propri di un
nascente "Istituto Secolare"; ne propose "il nome"
deducendolo dalla parola con le quali la Vergine Maria, nel dialogo con
l'arcangelo Gabriele, aveva definito il suo essere e il suo vivere: "Ecce
ancilla Domini, fiat".
Nel 1971 in Brasile, a Sao Mateus promosse e realizzò
un'Opera sociale che si prefiggeva come scopo la trasformazione di una raltà
inaccettabile dal punto di vista umano, sociale, e cristiano, in un
"Villaggio": il "Villaggio Nova Esperança".
E' morto il Venerdì Santo: 13 aprile 1990, al Centro
Internazionale del Movimento Oasi, nella cui Cappella: "Maria, Ancilla
Domini dal I° novembre 1991, riposano le sue spoglie.
A noi oggi, don Rotondi sembra dire:
«Il mondo si sta raffreddando, stretto dal ghiaccio
del proprio egoismo; chiunque tu sia, qualunque sia il cammino per il quale il
Signore vorrà farti passare, passa dando un poco di amore. Voglio trovarti un
giorno in cielo, nella Chiesa trionfante e riconoscerti e amare con te il
Signore per tutta l'eternità. E voglio che tu venga con altri, conquistati a
Cristo dal tuo desiderio di carità, dalla tua ansia di amare».