Baden-Powell
e
Il
Movimento Scout
Il Movimento Scout, che nel
mondo conta circa 25 milioni di aderenti in 150 paesi (solo in Italia sono
187.000), trova in Robert Baden-Powell (1857-1941) il suo fondatore.
L'intuizione di utilizzare a scopo educativo l'innata tendenza dei ragazzi
all'avventura venne a Baden-Powell durante la guerra anglo-boera (ottobre 1899
- maggio 1900) quando, colonnello dell'esercito si Sua Maestà Britannica,
organizzò un gruppo di ragazzi di età compresa tra i 9 e i 18 anni come cadetti
con ruoli specializzati durante l'assedio della cittadina sud-africana di
Mafeking.
Questa esperienza, che gli procurò la fama di eroe
nazionale e la promozione a generale, e la grande fortuna che un suo libro,
Aids to Scouting for Man, aveva più tra i ragazzi che tra i militari cui era
destinato, lo spinsero a sperimentare un campo con venti ragazzi nell'isola di
Brownsea nell'agosto del 1907. Entusiasta per tale esperienza, egli scrisse un
secondo libro dal titolo Scouting for Boys, un sussidio educativo destinato
alla gioventù inglese che egli vedeva carente sia sul piano fisico che su
quello morale.
Lungo gli anni iniziarono a moltiplicarsi per
l'Inghilterra reparti e pattuglie scout, anche femminili. Via via il movimento
si diffuse dapprima nel Commonwealth e poi nel mondo intero.
L'Italia fu tra le prime nazioni ad accogliere
questo nuovo metodo educativo: fin dal 1910. Dai primi reparti disseminati qua
e là sorse il CNGEI (Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani). Tuttavia,
esso non fu esente da alcune deviazioni dallo spirito del fondatore,
soprattutto per un forte militarismo ed una maggiore attenzione alla massa più
che all'individuo. Ma la pecca più grande fu quella della areligiosità: il
concetto di movimento aperto ad ogni forma di religiosità fu interpretato come
esclusione della educazione religiosa, il che andava apertamente contro lo
stesso pensiero di Baden-Powell.
Da parte cattolica, la prima accoglienza dello
Scoutismo fu piena di polemiche, anche piuttosto accese, a causa del sospetto e
dell'opposizione verso un movimento di origine protestante, aperto a tutte le
confessioni, basato sullo sviluppo dei valori umani e sul contatto con la
natura.
Tuttavia, la coscienza che lo Scoutismo di
Baden-Powell fosse una cosa e l'interpretazione del CNGEI un'altra è il punto
di svolta da cui nascono gli "esploratori cattolici italiani",
secondo la famosa frase di Pio XI all'assemblea generale degli Scouts de
France: "Non solo migliori cattolici perché esploratori, ma anche migliori
esploratori perché cattolici".
Sorse così l'ASCI (Associazione Scouts Cattolici
Italiani).
Dopo un avvio promettente, l'ASCI ebbe un duro
contraccolpo quando il 13 aprile 1928 il Governo Fascista ne ordinò la
soppressione totale. Nonostante questo, però, alcune centinaia di giovani
dell'ASCI continuarono clandestinamente la loro attività partecipando anche
alla Resistenza. Questo valse a dimostrare come lo Scoutismo avesse inciso nel
formare giovani responsabili, di carattere, ed attaccati agli ideali della
legge Scout.
Caduto il Fascismo, la ripresa fu spontanea. Questa
porterà alla rifondazione dell'ASCI ed alla fondazione dell'AGI (Associazione
Guide Italiane) che andarono via via sempre più strutturandosi anche a livello
periferico.
Il sempre più frequente vivere e lavorare insieme di
uomini e donne, farà poi esplodere il problema della coeducazione della cui
importanza si prese coscienza in maniera crescente. Si inizia a comprendere
l'aiuto reciproco allo sviluppo della personalità per educarsi nel superare le
differenze e nella maturazione affettiva. Iniziano così le prime Comunità Capi
miste e le prime esperienze di lavoro pa-rallelo fino ad arrivare, il 4 maggio
1974, alla fondazione dell'AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici
Italiani) quale associazione rivolta a tutti i ragazzi e le ragazze, nella
quale gli educatori (tra cui un ruolo specifico è riservato agli Assistenti
Ecclesiastici) fanno un'esplicita proposta di fede cattolica. Un documento
chiamato Patto Associativo esprime in tre parti fondamentali (scelta scout,
scelta cristiana, scelta politica) le idee ed i valori nei quali si riconoscono
quanti hanno scelto di svolgere un servizio educativo in associazione.
L'AGESCI, assieme al CNGEI, forma la FIS
(Federazione Italiana dello Scoutismo).