Giovanni
Acquaderni e Mario Fani
e
l’Azione Cattolica
Giovanni Acquaderni nacque a Castel San Pietro in
Emilia nel 1839. Dopo essersi laureato in legge si dedicò al giornalismo e
divenne attivo animatore del laicato cattolico bolognese.
Nel 1867, d’intesa con Mario Fani, lanciò un appello
alla gioventù cattolica d’Italia perché si associasse in una Società. Così nel
1868 papa Pio IX approvò la costituzione della Società della Gioventù
Cattolica. Acquaderni venne eletto primo presidente della Società stabilendo il
Consiglio Superiore a Bologna.
Per anni rimase al vertice del laicato organizzato
contribuendo, tra l’altro, a promuovere l’opera dei Congressi Cattolici, e a
fondare “L’Avvenire d’Italia”.
Nel 1880
lasciò la presidenza della Gioventù Cattolica ma rimase ugualmente protagonista
del Movimento Cattolico. Così scriveva «L’abbandono dell’idea e della vita
cristiana porta con sé l’egoismo: è questa una verità che non ha bisogno di
prove, o che, se ne avesse, troverebbe prove ogni giorno nella vita comune.
Gesù Cristo ha portato in terra l’amore, ed egli non vuole altro se non che gli
uomini ne abbiano infiammato il cuore; la Chiesa ha mantenuto e mantiene questo
sacro fuoco. "Vedete come i cristiani si amano" era l’osservazione
prima e più vera che facevano gli antichi gentili sui convertiti: vedete come
si amano i cattolici, deve essere l’osservazione dei nuovi pagani sulla nostra
condotta.
Non parlo di quella carità verso Dio, ch’è il
principio e il termine della vita cristiana: conseguenza necessaria, e prova di
essa è la carità verso i fratelli, e cia-scuno ne è certamente persuaso: se non
amiamo il prossimo che vediamo, come ameremo Iddio che non vediamo? (…) Parlo
dell’esercizio di questa carità verso il prossimo».
Mario Fani nacque nel 1845 a Viterbo da una nobile
famiglia locale. Studiò a Roma dai benedettini di San Paolo fuori le mura.
Da tempo aveva maturato l’idea di una associazione
fra i giovani cattolici così il 23 giugno del 1867 si incontrò con Acquaderni
per fissare il programma della Società della Gioventù Cattolica. E nel 1868 fondò a Viterbo uno dei primi
circoli: il “Santa Rosa”, attivandosi parecchio per la sua diffusione.
Purtroppo, nel tentativo di salvare uno che stava
per annegare nel mare di Livorno, morì di broncopolmonite contratta. Era il
1869 e aveva solo 24 anni. Le sue ultime parole furono di rimpianto per non
aver potuto fare tanto per la Santa Chiesa.
La Società della Gioventù Cattolica o Azione
Cattolica, fondata da Acquaderni e da Fani, oggi si è profondamente rinnovata,
soprattutto alla luce delle indicazioni del Concilio Vaticano II.
Tre sono gli impegni fondamentali dell’Azione
Cattolica:
a)
l’Evangelizzazione;
b) la
Formazione;
c) la
Corresponsabilità con i pastori.
Essa si rivolge alle varie fasce di età: ragazzi,
giovani e adulti.
I laici di Azione Cattolica, coscienti del loro
essere cristiani, intendono attuare il Vangelo nelle singole situazioni di
vita, lavorando in associazione e in stretta collaborazione con vescovi e
parroci, in spirito di servizio, condivisione e testimonianza.
L’Azione Cattolica opera nelle diocesi e nelle
parrocchie, collaborando con i sacerdoti nella formazio e cristiana delle
persone. Le attività sono generalmente settimanali e comprendono ritiri,
esercizi spirituali, veglie e preghiere, convegni, congressi, giornate di
studio e campi scuola.