Beato Pier Giorgio Frassati
(6 Aprile 1901 - 4 Luglio 1925)


LE TAPPE DELLA BEATIFICAZIONE

 Il funerale

 La mattina di lunedì 6 luglio 1925, migliaia di persone da tutta Torino accorrono al funerale di Pier Giorgio Frassati: una folla di gente nota e soprattutto oscura; vecchi e giovani, poveri e ricchi, che salgono per rendere omaggio, commossi. Per la sorella Luciana è una rivelazione.

 «Della sua vita – dice – ignoravamo tutto: i suoi poveri, le sue serate di preghiera, le sue lettere, il suo tormento… Ora una fiumana di gente saliva fino a lui e lo toccava come una reliquia, dinanzi a noi che per anni lo avevamo ignorato e che proprio da quegli sconosciuti ricevevamo la lezione più grande. La ressa continuò fino al momento in cui Pier Giorgio varcò per l’ultima volta la soglia di casa, tra due ali di persone inginocchiate.

Erano così tanti che per poter formare il corteo fu necessario prolungare le poche centinaia di metri che separavano la nostra casa dalla Chiesa della Crocetta, percorrendo Via Marco Polo e Corso Orbassano. Da ogni finestra, da ogni portone, nuova gente salutava e piangeva.

Io, dietro al feretro, non riuscivo ad essere disperata. Mi sembrava di camminare sollevata da terra, di partecipare a un trionfo».

 La fama di santità

 Il giorno seguente, il Vescovo di Torino, Cardinal Gamba, scrive a Don Alberto Cojazzi, che di Pier Giorgio è stato maestro e amico.

 «Proprio stanotte, vegliando, pensavo al nostro Giorgio, che assorbe tutti i nostri pensieri in questi giorni, e dicevo tra me: bisogna scriverne la vita! Sarà un gran modello per i nostri giovani e un protettore, giacché è in Cielo!».

Don Cojazzi comincia a raccogliere ricordi e testimonianze, e pubblica la prima biografia di Pier Giorgio Frassati nel 1928. La fama di santità di questo ragazzo si diffonde rapidamente in Italia e all’estero; negli anni Trenta le pubblicazioni sulla sua vita sono tradotte in diciassette lingue.

 Il processo di beatificazione

 Nel 1932 si apre la fase istruttoria del Processo di canonizzazione, conclusa positivamente tre anni dopo. Nel 1941 la causa viene sospesa, ma intanto la sorella Luciana continua a raccogliere un numero impressionante di testimonianze, che il Vaticano studia a partire dal ’53.

Sciolte tutte le riserve, il processo riprende nel ’77. Nell’87 Pier Giorgio Frassati è dichiarato “Venerabile”; poi si procede all’esame delle grazie e dei miracoli.

Sono documentate più di tremila grazie attribuite a Frassati: soluzioni di problemi economici, miglioramenti nei rapporti famigliari, conversioni, guarigioni, in molti casi inspiegabili per la scienza.

Tra queste ne viene scelta una, che già aveva destato interesse e stupore quando era avvenuta, nel 1933: la guarigione spirituale e fisica del friulano Domenico Sellàn.

Costui, per una forma di tubercolosi ossea, era paralizzato da diversi mesi e stava per morire. Dopo aver pregato Pier Giorgio Frassati si riaccostò ai Sacramenti e improvvisamente si sentì bene e riprese a camminare con disinvoltura. I medici furono sbalorditi: per loro quella guarigione era impossibile.

L’inchiesta sul miracolo si conclude nel 1989, con esito positivo.

Al rito della beatificazione, domenica 20 maggio 1990, in Piazza San Pietro sono presenti più di cinquantamila persone. Il Papa Giovanni Paolo II dichiara Pier Giorgio Frassati “Beato”; la sua festa si potrà celebrare ogni anno nel giorno della sua nascita al cielo: il 4 luglio.