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Noi
e gli Ortodossi
nella nuova Europa |
Incontro
con
Padre Dionisio ha 31 anni; è un monaco greco ortodosso di Salonicco
(Tessalonica); è Archimandrita (cioè abate) ed è stato al Monte Athos,
l’isola ortodossa più “dura e pura”. Il 2 aprile Padre Dionisio è venuto nella nostra Parrocchia e ci ha parlato dell’Ortodossia, assieme a Don Andrea Caniato, prete cattolico della Curia Arcivescovile di Bologna. Nei giorni precedenti, in preparazione all’incontro, una sessantina di parrocchiani aveva ascoltato una relazione storica sullo Scisma d’Oriente, tenuta da Don Giorgio domenica 28 marzo e replicata martedì 30. |
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Quest’anno ricorrono due anniversari dolorosi per la storia della Chiesa: sono passati 950 anni dallo Scisma d’Oriente (1054) e 800 anni dalla IV Crociata, che segnò la rottura definitiva fra la Chiesa di Roma e le chiese orientali (ortodosse). Gli Ortodossi non appartengono a un’altra religione. Sono cristiani, molto vicini a noi per quanto riguarda la fede: abbiamo in comune il Credo, i Sacramenti, le feste di Cristo, della Madre di Dio e dei Santi. Eppure degli Ortodossi sappiamo pochissimo, e ci sembrano così diversi da noi. La complessa storia dello Scisma d’Oriente ci mostra che siamo divisi non per motivi di fede, ma per antiche incomprensioni politiche. Superarle non è solo un problema religioso, ma anche culturale e sociale. Nella nuova Europa, che oggi si allarga verso Oriente, gli Ortodossi sono una presenza importante. |
Non bisogna preoccuparsi solo della convivenza con l'Islam: è ancora più urgente trovare il modo di far incontrare le due culture cristiane, quella dell'Ovest e quella dell'Est. Sarà un cammino lungo e impegnativo. Per superare tutte le incomprensioni e le diffidenze dovremo rileggere la nostra storia, ma anche guardare avanti. Come il Papa, che da vent'anni cerca strade nuove per costruire un'Europa unita "dall'Atlantico agli Urali". In questa Pentecoste invochiamo lo Spirito Santo, perché guidi e riunisca tutti noi che crediamo in Cristo. |
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Le
radici cristiane dell'Europa
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Nell'Europa
di oggi il Cristianesimo vive in varie forme: ci sono Paesi cattolici,
come Italia e Spagna, luterani e anglicani nel Nord, ortodossi nell'Est.
I segni lasciati dalle antiche divisioni rimangono ancora, e saranno
difficili da cancellare.
Ma se l'Europa si potrà riunire, non sarà per la moneta unica o l'abolizione delle dogane. Si riunirà attorno ai suoi valori comuni, che in gran parte derivano dal Cristianesimo. |
È
stato il messaggio cristiano a plasmare tutti i popoli del nostro Continente,
portandoli lentamente dalla barbarie alla civiltà. Senza il Cristianesimo
l'Europa sarebbe cresciuta in modo diverso, probabilmente senza conoscere
la libertà, la tolleranza, il progresso. AB |