La Val di Luce


E' più conosciuta come stazione sciistica del comprensorio dell'Abetone, ma è bella anche d'estate, perché offre paesaggi ed escursioni quasi di sapore alpino. Da Roccapelago si raggiunge in auto in circa 25-30 minuti, percorrendo la ss. 12 in direzione Abetone fino a Faidello, dove si gira a destra, a un bivio ben segnalato.

1) Passo d'Annibale - Lago Piatto - Lago Nero. Lasciata l'auto nel piazzale degli impianti sciistici, si sale lungo la strada sterrata (e relative scorciatoie) fino al vecchio albergo in sasso in stile fascista che sovrasta la valle. Dopo una breve sosta si riprende a salire verso il Passo d'Annibale (la tradizione dice che ci sia passato con il suo esercito e con tanto di elefanti), che guardando il catino della valle rimane in alto a destra: è facilmente riconoscibile perché è il punto d'arrivo di una sciovia (tempo totale 1 ora). Qui si incontra il sentiero n. 519. Se il tempo è bello e si ha voglia di camminare, si gira a destra e si va alla Foce Giovo, dove passa un'antica strada ducale che collegava Modena e Lucca. Seguendo il sentiero di crinale n. 00, dalla Foce si ritorna alla Femmina Morta e poi all'Alpe di Tre Potenze, così chiamata perchè nel '700 qui confinavano il Granducato di Toscana, il Ducato Estense e quello di Lucca. Poi si scende a incontrare il sentiero n. 519, che porta con un'ulteriore discesa al Lago Nero. Se invece le condizioni meteo e fisiche impongono un percorso più tranquillo, al Passo d'Annibale si gira a sinistra e affronta il sentiero 519 in un tratto praticamente pianeggiante, che conduce in 15'-20' al Lago Piatto e poi al Lago Nero (altri 20'-25'). Qui ci si può fermare per uno spuntino, anche perché poco sopra il lago, lungo il sentiero 519 e ben segnalata, c'è una piccola sorgente. Per il ritorno, si risale verso il Lago Piatto fino all'incrocio con il sentiero di crinale n. 00 e lo si segue nella variante bassa, che attraversa pietraie e passa sotto a un aguzzo spuncione di granito, i Denti della Vecchia (ascensione consigliata solo a esperti), fino al Passo della Fariola (stazione d'arrivo di una sciovia). Qui si abbandona il sentiero di crinale e si scende per sentiero e piste da sci fino al piazzale sottostante (sempre ben visibile).

2) Monte Gomito. Poco prima del piazzale degli impianti sciistici, si imbocca il sentiero n. 503 che attraverso suggestive abetaie arriva dolcemente a guadagnare la cresta nord del m. Gomito, dove incontra il sentiero n. 501, che sovrastando le piste da sci dell'Abetone arriva in cima. Di qui si scende lungo il ripido sentiero di crinale 00 al Passo della Fariola e poi si torna al piazzale come nell'itinerario 1. Se si hanno gambe buone e non si temono ripidi pendii, si può fare anche in senso inverso.

3) Discesa del Rio delle Pozze. Se la stagione è avanzata e le piogge non sono state troppo abbondanti, si sale con l'auto fino a Pian dell'Asprella (1 km prima del piazzale) e subito dopo il ponte s'imbocca il sentiero n. 505, che scende a Dogana. Se non si ha paura di bagnarsi nell'acqua gelida, si può tentare l'avventura scendendo lungo il greto del torrente: si potranno ammirare le pozze scavate dai sassi nei macigni di granito e ci si porterà a casa come souvenir uno di questi sassi resi praticamente rotondi dall'azione vorticosa dell'acqua. Per il ritorno bisognerà avere un'auto al ponte di Dogana e indumenti asciutti per cambiarsi.