Inquietudine - Mt 4,1-11
David M. Turoldo
«C'è una frase di S. Agostino che è si una bellezza incredibile: "Egli trae ciascuno di noi a se stesso con la sua voluttà". E altrove un altro profeta dice: "Mi hai sedotto!". Ecco perché in noi c'è questo grande amore all'essere. (...) E' Dio che ti chiama continuamente, Lui è l'eterno chiamante e noi siamo gli eterni chiamati, per cui bisogna rispondere sempre. Allora, l'inquietudine umana ha ragioni divine. Noi siamo infinitamente inquieti, perché Dio è infinito: questa è la realtà umana. Anzi, quando siete inquieti per queste cose, pensate bene di voi stessi; è allora che non siete più quella gente soddisfatta e in sé rinunciataria, direi vigliacca; è l'uomo che risponde con la sua inquietudine alla chiamata di Dio. Lo dice anche Agostino: "Inquieto è il nostro cuore finché non riposa in Te, Signore».