Maria, donna
missionaria
Tonino Bello
«Santa Maria, donna missionaria, concedi alla tua chiesa la gioia di
riscoprire, nascoste tra le zolle del verbo "mandare", le radici della
sua primordiale vocazione. Aiutale a misurarsi con Cristo, e con nessun altro.
(...)
Quando la chiesa si attarda all'interno delle sue tende dove
non giunge il grido dei poveri, dalle il coraggio di uscire dagli accampamenti.
Quando viene tentata di pietrificare la mobilità del suo domicilio, rimuovila
dalle sue apparenti sicurezze. (...)
Nomade come te, metti nel cuore della chiesa una grande
passione per l'uomo. Vergine gestante come te, additale la geografia della
sofferenza. Madre itinerante come te, riempila di tenerezza verso tutti i
bisognosi. E fa' che di nient'altro sia preoccupata, che di presentare Gesù
Cristo. (...)
Santa Maria, donna missionaria, noi ti imploriamo per tutti
coloro che avendo avvertito, più degli altri, il fascino struggente di quella
icona che ti raffigura accanto a Cristo, inviato speciale del Padre, hanno
lasciato gli affetti più cari per annunciare il vangelo in terre lontane.
Sostienili nella fatica. Ristora la loro stanchezza. Proteggili da ogni
pericolo. Dona ai gesti con cui si curvano sulle piaghe dei poveri i tratti
della tua verginale tenerezza. Metti sulle loro labbra parole di pace. (...)
Rendili testimoni della gioia. Ogni volta che ritornano tra noi, profumati di
trincea, fa' che possiamo attingere tutti al loro entusiasmo. Confrontandoci con
loro, ci appaia sempre più lenta la nostra azione pastorale, più povera la
nostra generosità, più assurda la nostra opulenza. E recuperando tanti
colpevoli ritardi sappiamo finalmente correre ai ripari.
Santa Maria, donna missionaria, tonifica la nostra vita
cristiana con l'ardore che spinse te, portatrice di luce sulle strade della
Palestina. Anfora dello Spirito, riversa il suo crisma su di noi, perché ci
metta nel cuore la nostalgia degli "estremi confini della terra"».
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