Sequela - Mt 5,13-16

Dietrich Bonhoeffer


    «Mentre quelli che venivano chiamati beati fino a qui dovevano apparire degni del regno dei cieli, ma evidentemente del tutto superflui e inadatti alla vita in questa terra, ora vengono caratterizzati con il simbolo del bene più indispensabile sulla terra. Essi sono il sale della terra. Sono il bene più nobile, il massimo valore che la terra possiede. Senza di loro la terra non può sussistere. La terra viene mantenuta per mezzo del sale; essa vive proprio per questi poveri, ignobili, deboli, che il mondo ripudia. (...)
    Non voi, ma le vostre opere buone: ecco ciò che si deve vedere, dice Gesù. Che cosa sono queste opere buone che possono essere viste in questa luce? Non possono essere altro che le opere che Gesù stesso suscitò in loro quando li chiamò, quando li fece luce del mondo sotto la sua croce: essere poveri, stranieri, miti, apportatori di pace, ed infine essere perseguitati e respinti, ed in tutto ciò una cosa sola: portare la croce di Gesù. La croce è la strana luce che risplende, ed in questa sola tutte le buone opere dei discepoli possono essere viste. In tutto ciò non è detto che Dio divenga visibile. (...) Visibile diventa la croce, e visibili diventano le opere della croce, visibili diventano le privazioni e la rinuncia di quelli che sono chiamati beati. (...) Così vedono la croce e la comunità sotto la croce e credono in Dio. Ma questa è la luce della risurrezione»


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