Trinità - Gv 1,29-34

Tonino Bello


    Tre persone, uguali e distinte. Uguali: a tal punto che il Padre non è più grande neppure del Figlio e lo Spirito non è inferiore né all'uno né all'altro. Ma perché mai l'Eterno è venuto a raccontarsi nel tempo, se non per introdurre nella storia l'esigenza totalizzante della pari dignità tra gli uomini, che è poi il principio di ogni comunione vera? Che cosa ha spinto Gesù a svelarci questo "segreto di casa", se non il bisogno di costringerci al rifiuto di ogni discriminazione di razza, di cultura, di ricchezza? E perché dopo tanti secoli di cristianesimo, l'ingiustizia imperversa e il potere dell'uomo sull'uomo umilia ancora la turba dei poveri? Ma perché sui banchi di teologia abbiamo consumato tanto tempo per studiare l'uguaglianza delle persone divine, se poi non alziamo la voce per mettere in discussione questo perverso sistema economico, che fa morire di fame ogni anno cinquanta milioni di fratelli?»


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