Denaro - Mt 22,15-22

Gustavo Gutierrez


    Gesù non accetta di restare prigioniero nei limiti della domanda che gli viene formulata, allo scopo di creargli difficoltà, sia con le forze di occupazione, sia con i suoi stessi seguaci; ancora una volta risponde con una domanda: "Di chi è questa immagine e l'iscrizione?". Su questa base Gesù elabora la sua posizione: i farisei parlano di "pagare" Cesare, Gesù riprende il verbo aggiungendovi però un prefisso, dandogli il senso di "restituire". Non è la stessa cosa. Sul denaro è scritta l'effigie del proprietario, il denaro appartiene all'oppressore romano, bisogna restituirglielo. (...) Gesù va alla radice: è necessario sradicare ogni dipendenza nei confronti del denaro. Non è sufficiente rompere con il dominio politico straniero, occorre dare un taglio all'oppressione che nasce dall'attaccamento al denaro e alla sua possibilità di sfruttare gli altri. Restituite il denaro a Cesare, dice loro Gesù, e voi stessi sarete liberi dal potere delle ricchezze, di Mammona: potrete così adorare il vero Dio e dargli quanto gli spetta.


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