Apertura - Mc 7,31-37
Noel Emmanuel
L'evangelista, Marco ci
presenta un nuovo miracolo di Gesù, accompagnato dal divieto di parlarne. Ma la gente,
che aveva osservato ciò che era accaduto, disobbedisce al comando di Gesù e racconta in
giro ciò che è avvenuto. Possiamo guardare a questo racconto, mettendoci in due
differenti prospettive.
Nella prospettiva di Gesù, il miracolo esprime l'amore e la
misericordia di Dio verso questo uomo sordo e muto. Nella prospettiva delle persone, che
ricevono e osservano il gesto miracoloso di Gesù, esse non rimangono in silenzio, ma
proclamano a tutti ciò che è avvenuto e così l'annuncio della salvezza si diffonde
dovunque. In modo particolare, i discepoli che hanno vissuto con Gesù, dopo la sua
passione, morte e risurrezione annunciano con convinzione quello che Gesù ha fatto. Oggi
anche noi, riceviamo ogni giorno l'amore, il perdono e la misericordia di Gesù. Noi
cristiani abbiamo la responsabilità di proclamare l'amore di Gesù nella nostra vita.
Attraverso il profeta Isaia, il Signore ci chiede di portare un
messaggio di fiducia e di coraggio a tutti coloro che hanno perso la speranza: di fare
anche oggi quello che fece il profeta Isaia in Babilonia, quando annunciava la liberazione
e la salvezza, che il Signore stava per donare al suo popolo in esilio.
L'apostolo Giacomo ci invita a testimoniare la fede non solo con le
parole, ma con un comportamento pieno di amore e di generosità verso i più poveri: Dio
non fa preferenze tra le persone e così anche noi, che siamo i suoi figli, siamo chiamati
ad amare tutti, specialmente coloro che vivono in situazioni di maggiore bisogno e
povertà.
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