L'Immacolata Concezione

La tela rappresenta l'immacolata Concezione. Ad identificare il modello iconografico si possono veder alla base del dipinto, i due simboli caratterizzanti lo stesso: il serpente e la mezza luna. Per quanto concerne la collocazione cronologica, l'opera è ascrivibile alla fine del XVIII sec. Non se ne conosce l'autore, molto vicino comunque, come si può evincere dall'impaginazione pittorica, dalle forme e dai colori, ai circoli artistici napoletani. L'enfasi barocca vi è chiaramente impressa, solo leggermente mitigata da una scansione dello spazio per diagonali, di manifesta ascendenza rinascimentale. Il perno dell'opera è rappresentato dalla figura della Vergine avvolta in un manto turchese sul quale guizza un bianco splendente che diventa la metafora cromatica del paradiso. Una gloria di angeli dal tenue e rosato incarnato avvolge la Vergine, mentre il Padre eterno in un gesto austero e solenne domina dall'alto la scena. Interessante l'angioletto in alto a sinistra che impugna uno specchio con il quale vorrebbe quasi riflettere sullo spettatore le beatitudini del Paradiso nel suo essere "speculum iustitiae". Corona infine la rappresentazione la corona dello Spirito Santo.