Prodigioso rinvenimento del corpo di S. Trofimena

 

La tela viene realizzata nel 1968 dal Maestro Mario Carotenuto. Vuole essere una vera e propria illustrazione della leggenda circa il prodigioso rinvenimento sul lido di Minori del corpo della Vergine e Martire Trofimena. Come in un sogno l'autore trasfigura su una Minori contemporanea quello che a dir della leggenda avvenne intorno al VI - VII sec.: "una donna era intenta a battere i panni su una grossa pietra fino a quando sente una voce che le dice: "Non battere; mi fai male". La donna continua e rimane paralizzata. Le sue grida di soccorso attirano gente sulla spiaggia che cerca di farsi una ragione dell'accaduto. Nel tentativo vano di rimuovere la pietra si accorgono che si trattava di un'urna. Il vescovo, colà accorso preso da un divino presentimento, fa condurre sulla spiaggia due giovenche che riescono a rimuovere il sarcofago. Intanto la donna riacquistava l'uso delle braccia e tutti si convincono che quell'urna conteneva le spoglie mortali di una Santa."

Il distacco tra passato e presente, tra sogno e realtà è sottolineato dai due blocchi neutri e compatti delle figure in basso a sinistra dove viene ritratta in una sequenza impressionista la donna nell'atto di battere i panni nel momento in cui rimane paralizzata. Al centro vediamo una cariatidica figura della Vergine, ritratta in una pioggia di fiori con accanto le due giovenche, simbolo del candore e dell'innocenza.