S. Trofimena tra S. Matteo e S. Andrea

 

La tela rievoca un momento molto triste per la storia della Costiera Amalfitana: l'attacco della pirateria turca capeggiata da Ariadeno Barbarossa. L'azione dei turchi pronti a saccheggiare e a depredare l'intera zona fu bloccata dall'infuriare di una violenta tempesta che fece colare a picco molte delle loro navi. Si interpretò all'epoca quel fatto con l'intervento miracoloso dei tre Santi il cui culto era già da tempo affermato sulla zona: S. Matteo, protettore di Salerno, S. Andrea, protettore di Amalfi e S. Trofimena, patrona di Minori. L'opera di presenta alquanto danneggiata da una cortina di fumo di ceri e candele che ne ha adombrato i colori. Molto significativa è l'allocazione dell'opera, sul portale principale, una vera e propria finestra che si apre sull'infinito e filtra condensando nell'immagine pittorica la luce del portento e del miracolo. L'opera è della fine del '700, probabilmente realizzata nello stesso momento in cui fu eretta la nuova Basilica.