Capodanno 1998-1999 
Taizé è Milano

Bentrovato amico, siamo felici di poterti rincontrare, desideri scrivere le impressioni, i ricordi, i ringraziamenti riguardo la tua esperienza qui a Milano , questo è lo spazio giusto che fa per te, mandaci un'E-mail e noi metteremo il messaggio in questa pagina.

Hello friend, we are nice to meet you again, do you want to write down your impressions, memories, thanks about your experience here in Milan? This is the right space for you. Send us an E-mail and we will insert the message in this page.

N.B. Non scrivere frasi troppo commoventi, persone deboli di cuore potrebberro leggerli. Non vorremmo affogare come Di Caprio sul Titanic.

N.B. Don't write too emotional phrases, heartweak people could read it. We wouldn't like to sink like Di Caprio on theTitanic.

Testimonianze - Evidences

Italiano English
Ciao, sono Chiara, una delle 5 ragazze di Trento, che durante l' incontro dei giovani di Taizé, sono state ospitate nella vostra
parrocchia. Anche a nome delle mie amiche, vi ringrazio per aver contribuito così bene a rendere tutto così speciale !!!
Avete organizzato proprio bene!
Saluti a tutti, in particolare, se ce lo concedete, alla Piera che ci ha coccolato in tutti i modi!
                      CIAO CIAO
                                                 Chiara Broilo
Hi, I am Chiara, one of five girls from Trento, who during the Taizé's meeting were guests in your parish. In name of my friend too, I thank you for  having contributed so well to make all so special !!!
You organized everythink very well!
Greeting to everybody, in particular, if you allow us, to Piera that cuddled us in all possible ways!
                        
                          bye bye
                                             Chiara Broilo
 

Siamo felici di partecipare a questo spazio dedicato all’Incontro Europeo di Giovani di Taizé. Ma perché? Intanto per presentarvi le nostre ospiti polacche, che potete vedere a sinistra nella foto (quelli a destra siamo noi!): Marzena e Joanna. Sono state molto carine e simpatiche e la "convivenza" non ha comportato alcun problema. Anzi, bisogna ammettere che alla stazione, quando le abbiamo dovute salutare, ci stavamo per commuovere! E’ bastato poco tempo per creare un legame, per riscoprire e "spendere" quella fiducia che spesso dimentichiamo di possedere già, per accoglierci a vicenda. Ed è proprio questo che vorremmo sottolineare. Che questo incontro, anche se breve e fatto di cose molto pratiche (condividere la casa, mangiare insieme), è risultato alla fine un vero e proprio "esercizio di accoglienza". Un esercizio quanto mai necessario, come hanno dimostrato il disorientamento e il profondo turbamento causati dai fatti di violenza dell’inizio del 1999. Adesso capiamo meglio il significato di ciò che si leggeva nel fascicolo di presentazione dell’incontro, distribuito nei mesi precedenti: "A Milano, in questa nostra città che a volte mette paura ai suoi abitanti, i giovani di tutta Europa […] vogliono continuare il loro pellegrinaggio di fiducia sulla terra". E suonano molto concrete le parole di S.Ambrogio: "Cominciate in voi l’opera di pace, in modo che, una volta pacificati in voi stessi, porterete la pace agli altri".

Auguriamo quindi a tutti di fare tesoro di questa esperienza continuandola nella vita di tutti i giorni.

Ciao!

Goretta e Gian Paolo

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We are happy to participate in this space dedicated to the Taizé Young Adult European Meeting. But, why? First to introduce our polish guests to you, which you can see on the left-hand side of the picture (those on the right-hand side are us!): Marzena e Joanna. They were pretty and nice and our "living together" was very easy. In fact, we must admit that at the station, when we had to say goodbye to them, we were about to be moved. A short time was enough to create a bond, to find out again and spend the trust which we often forget to have already, to welcome one another. And this is just what we wish to stress. That this meeting, even if short and made of very practical things (sharing our home, eating together), ended up being a real "exercise of welcome". An exercise terribly necessary, as the bewilderment and the deep upsetting caused by the violence facts showed in the beginning of 1999. Now we can understand better the meaning of what we read in the brochure of the meeting issued in the previous months: "In Milan, in our own city which sometime scares its citizens, young people from the whole Europe […] want to continue their pilgrimage of trust on earth". And the words of S. Ambrogio sound very actual: "Begin into yourselves the peace work, so that, once you have brought peace to yourselves, you will bring peace to the others".

We wish you all to learn from this experience and continue it in everyday life.

Ciao!

Goretta e Gian Paolo

CIAO ROSANNA & ANDREA

Grazie per l'E-mail e per tutto quello che avete fatto per noi. E' stata un simpatica sorpresa sentirvi.
I nostri studi sono ricominciati appena qualche giorno fa, dopo le lunghe vacanze invernali.
Dopo l'Italia sono stata due settimane in Germania, mi sono riposata molto e ho avuto anche moltissime buone impressioni rimaste nella mia memoria.
Specialmente mi è piaciuto il tempo trascorso in Italia e non posso dimenticarlo.In tutto il mondo è riconosciuta l'amicizia, il calore e l'ospitalità italiana. Ma non mi aspettavo di incontrare persone così meravigliose che fossero così gentili con noi. Sono veramente felice di far sapere un po' riguardo la loro vita e le loro tradizioni.
Fui stupita di vedere quella chiesa, la parrocchia è realmente parte della vostra vita ed è molto attiva. Ha una grande influeza sui bambini e sui giovani. E' così simpatico...
In Lituania c'è una piccola differenza, la chiesa è più diffusa tra persone più vecchie.
E' realmente un peccato. Noi abbiamo bisogno di cambiare qualche cosa per attrarre giovani.
Quando io ero una bambina ero solita andare in chiesa, ma alcuni anni fa essa non svolgeva alcun ruolo nella mia vita.
Ma ora il mio credere è rinato. Dio è ancora nel mio cuore e nella mia vita.
Penso che siate stanchi di leggere la mia lettera, comunque, buona fortuna a voi e spero di risentirvi presto...
I LOVE YOU
VAIVA

P.s migliori auguri ai vostri amici e ai vostri genitori...
Ho incominciato a studiare l'italiano, la prossima volta potrei parlare con voi in italiano   :-)

CIAO ROSANNA & ANDREA,
 
Thank you for e mail and for everything you have done for us.It was a nice surprise to hear from you.
Just some days ago our studies started again after long winter holidays.
After Italy I spent two weeks in Germany, I had really good rest and also plenty of good impressions left in my memory.
Espacially I liked time in Italy and I also missed it. In all over the world it is spread an opinion of italian freandliness,warmness and hospitality.
But I did not expect to meet such  wonderful people who were so kind to us.I am very happy to get acquanted a little bit about their life and traditions.
I was astonished to see that church,parish is really the part of your life and very active.
It has a great infuence on children and joung people.It is so nice...
In Lithuania It is a little different,the church is popular mostly among older people.
It is really a pity.We need to change something to attract joung people.
When I was small girl I was used to go to church,but some years ago it did not play any role in my life.
But now my belief is revived.GOD is again in my heart and in my life.
I  think you got tired of reading my letter, however, good luck for you and i hope to hear from you soon again...
I LOVE YOU
VAIVA

P.s. Best wishes to your friends,your parents....
I started learning italian,next time i could speak with you in italian      :-)

L'AVVENTURA DI MILANO

Nello zaino con cui siamo arrivati a Trenno non c'erano soltanto vestiti ed effetti personali, ma anche curiosità, entusiasmo e voglia di crescere. Siamo arrivati all'incontro di Milano(chi per la prima volta, chi gia pellegrino a Taizé) con l'intento di vivere un forte momento personale, e magari di arrichirlo con un'esperienza umana vivace e allegra.
Noi di Verona (Matteo, Ileana e Alessandro) per la verità eravamo un po' scettici sull'accoglienza dei milanesi, in quanto hanno la fama di essere abbastanza snob, ma ci siamo COMPLETAMENTE ricreduti. L'accoglienza, infatti, sia delle famiglie sia del Centro Parrocchiale, ci ha sbalorditi: preparata da persone molto disponibili, organizzata,
calorosa nonche' ottima dal punto di vista culinario (ma quante torte ci avete preparato?).
La nostra vita si e' svolta perlopiù in Fiera, anche perche' eravamo addetti al servizio di distribuzione del pranzo (che ci ha tenuti occupati per una parte della giornata), ma nei momenti di permanenza in parrocchia abbiamo avuto il contributo di tutti - giovani, adulti, famiglie, parroco - per cui ci siamo sentiti molto bene. In particolare sono state molto ricche e coinvolgenti le testimonianze negli incontri del mattino, seppure con tutti i problemi di traduzione che ne derivavano (risolti a volte con un "Boh" e una risata).
In Fiera invece eravamo "solamente" noi 100.000: ragazzi venuti da ogni parte d'Europa (e non solo) per pregare assieme e per ascoltare le parole di un " vecchierel canuto e bianco" ,un uomo dal cuore grande e che punta fermamente sui giovani come spirito, forza trainante della società. Frere Roger ha saputo concretamente mettere al centro della sua vita il Dio unico dei cristiani, cattolici e protestanti, evangelici e ortodossi, ed è stato con noi per testimoniare ( e noi lo abbiamo sperimentato) che questa comunione di popoli e religiosi è possibile. Siamo rimasti toccati dai momenti di preghiera in cui migliaia di giovani seduti in silenzio si rivolgevano a Dio e cantavano in tutte le lingue. Frere Roger si è soffermato in particolare sul concetto della riconciliazione, che dobbiamo riuscire a realizzare, e su una domanda: "Ci sono nel mondo realtà per le quali vale veramente la pena vivere?". Ognuno di noi dovrebbe scoprirle e viverle pienamente e ciò è possibile
solo chiedendo aiuto a Dio.
Ci sono stati anche momenti di vero spasso. Si sa che, in mezzo a giovani, soprattutto con una sagoma come Giovanni (il ragazzo rumeno da Roma, impossibile che non l'abbiate conosciuto!), ci sono mille occasioni per fare amicizia, per cantare ("O sole mio"), per scherzare ed abbordare, ehm, conoscere ragazze, e via dicendo. La festa del 31 Dicembre è stata così divertente e coinvolgente che nessuno voleva andare a casa. Certo che con tutti i dolci e le leccornie che avete preparato ci avete proprio viziati!
Capodanno e' stato un giorno triste per tutte le volte che abbiamo dovuto salutare degli amici che forse non vedremo più e con i quali abbiamo vissuto momenti indimenticabili. Ci resta comunque un ricordo speciale che terremo con noi per sempre e
che ci spingerà ad andare avanti, alla ricerca di quel qualcosa "per cui vale veramente la pena vivere".
                           Alessandro, Ileana e Matteo

 

 

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