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Il nome di Calvairate non dice ormai quasi nulla al grande pubblico.
Rievoca al più quella via milanese di poche case, laterale al moderno piazzale Ferdinando
Martini. Fino agli anni trenta del nostro secolo qui sorgevano ancora le costruzioni del
suburbio cittadino che costituivano l'antica località di Calvairate, di cui non può
interessarsi la storia che, risalendo nel passato, aiuta anche a meglio comprendere il
presente. La moderna Milano, città monocentrica, viene meglio capita se si risale nei
secoli a riscoprire il lento processo storico che l'ha portata al progressivo assorbimento
delle zone periferiche, le quali, aggregandosi alla città, incontrarono la distruzione
del proprio ben distinto tessuto culturale e del proprio originale modo di vita, pur
lasciando tracce. Particolari ragioni, che si compenetrano, hanno indotto a stendere le
presenti memorie di Calvairate, anche nell'intento di evitarne la scomparsa totale del
ricordo. Con l'ottobre 1977 tramonta il IV centenario dell'erezione a Parrocchia della
Chiesa di s. Maria Nascente di Calvairate, decisa con decreto arcivescovile del 27 ottobre
1576 da San Carlo Borromeo. Anche se l'antica chiesetta, tanto caratteristica per la sua
struttura Rinascimentale con il portichetto a colonne in vivo che la precedeva, fu
abbandonata perché fatiscente e poi demolita con le vecchie cascine dall'inarrestabile
rullo della Milano-metropoli per creare l'area del grande piazzale Martini, la parrocchia
antica invece permane e si perpetua nel maestoso tempio romanico basilicale, sorto
all'angolo delle vie Ennio e Lattanzio, al quale si volle aggiungere la nuova dedicazione
di s. Pio V, come omaggio cittadino a Pio XI, il pontefice milanese allora regnante. Nella
sua completa dedicazione di s. Maria Nascente in s. Pio V di Calvairate sono ben
sintetizzati l'antico e il nuovo. L'indagine storica di questa località, che s. Carlo
eresse in parrocchia quattrocento anni fa, perché fin d'allora era centro del suburbio,
porta tanta luce anche sulle diverse fasi della interessante evoluzione subita da tutta la
cerchia suburbana nell'arco dei molti secoli. Meritano migliore indagine storica e
conoscenza tutte le zone della periferia cittadina. Ad essa sono interessate la Milano
romana e paleocristiana alle origini, le pievi cristiane attornianti la città del
medioevo, le vicende dei così detti "Corpi Santi" dal secolo XIV alla fine del
secolo scorso. Tali studi concorrono a renderci conto con profondo sguardo del progressivo
sviluppo urbanistico della nostra attuale Milano preparata dalla secolare evoluzione e dal
continuo ridursi della campagna attorno alla città alla moderna funzione di metropoli. Le
seguenti pagine di storia locale intendono inoltre conservare vive le tradizioni care,
quasi patrimonio di famiglia, che, impallidendo con il volgere degli anni, correrebbero il
rischio di svanire del tutto. Degno di menzione è il dr. Giuseppe Gerosa Brichetto per i
suoi studi pregevoli di storia e di topografia locale dettati da vivo amore e da esperta
competenza di tutta la zona che da porta Tosa arriva al Lambro ed oltre e che non possono
essere ignorati da chi scrive sull'argomento. Mons. Gualberto Viscotti. Milano, 27
ottobre 1977 |
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