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Nel maggio
1998, per iniziativa dei bambini della 1a.
comunione e dei loro genitori, è nato un
"gemellaggio" con un istituto di ragazzi di Pola in Croazia.
Già diversi parrocchiani, in cinque volte, sono stati in visita all'Istituto
per conoscere i ragazzi e la situazione.
Abbiamo incontrato oltre sessanta ragazzi dai cinque ai diciasette anni. Abbiamo
incontrato ragazzi meravigliosi, nonostante le difficoltà in cui vivono.
Abbiamo scoperto che la casa è veramente meno importante della persona.
È stato bello vedere la grande solidarietà che esiste, all'interno
dell'Istituto fra grandi e piccoli. C'è un'intesa tangibile, un'attenzione
reciproca che si manifesta in continui gesti d'amore. Il più grande, non solo
pensa, ma "serve" il più piccolo e il più piccolo è attento al più
grande.
È per tutti un'esperienza molto importante. Noi abbiamo portato cose....
e abbiamo ricevuto in dono una lezione di vita.
Abbiamo visto le difficoltà: prima fra tutte il desiderio, spesso
insoddisfatto, di affetto. Andare è prendersi a cuore qualcuno. Andare è
accogliere. Andare è credere che si può amare semplicemente, nonostante la
nostra scorza, qualche volta ruvida.
Lì abbiamo inoltre incontrato gli animatori e la direttrice. Persone che
vivono di quel lavoro, ma il loro non è solo un lavoro, ma un dono che nasce
dal loro cuore.
Poi ci siamo accorti anche delle difficoltà materiali: alle quali,
almeno in parte vorremmo dare delle risposte.
La nostra comunità parrocchiale è piccola, per questo abbiamo coinvolto
in questa avventura la sorella più grande: la comunità di
S.Daniele del Friuli,che
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si è dimostrata veramente sorella e anche più grande, dando la loro
disponibilità ad ospitare i ragazzi per diversi giorni per diversi anni nel
periodo estivo. In seguito è stata coinvolta in questa opera di carità
anche la Parrocchia di S. Margherita del Gruagno che ha risposto molto
positivamente a questo richiamo di amore, affetto e di solidarietà. Non
stiamo ad elencare le necessita,
ma diciamo che sarà bello, importante e utilissimo andare, andare anche
a mani vuote, ma con il cuore aperto per ospitare dentro di noi quei dolcissimi
volti.
Allora? Allora chiunque leggerà questo messaggio sappia che sarà
gradito compagno di viaggio fino a Pola. Il dopo? Il dopo sarà quello che i
ragazzi ci lasciano in dono.
Frà
Ernesto Balzarin.
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