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CENNI
STORICI |
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La Chiesa di San Matteo Apostolo ed Evangelista è stata
costruita sulle rovine di un edificio preesistente nei pressi dell’antico
castello della nobile famiglia Requserez. Era circondato dal grande fossato del
IV secolo a.c. e dalle poderose mura dell’antica Lilibeo
Non abbiamo certezza sulla data di costruzione,
un velo di molti secoli copre la sua origine.
Secondo alcuni studi fatti dallo storico
marsalese Angelo Genna risalirebbe intorno l’anno mille.
Ad avvalorare ancora di più questa data,
sull’altare di San Matteo, fino al
XVIII secolo, vi era una lapide, in cui si leggeva: “Anno domini millesimo”.
Molto probabilmente fu innalzata quando Costantino,
imperatore romano, fu battesimato da Silvestro Papa ed, ed emanò l’editto di
poter costruire templi sacri.
Ecco perché uno degli altari laterali fu
dedicato a San Silvestro Papa, che attualmente non esiste più perché rimosso
per lavori di consolidamento. La tela, però, che ne raffigura il battesimo, si
può ammirare all’interno della Chiesa.
La Chiesa di San Matteo quindi è antichissima.
Naturalmente nel corso dei secoli ha subito
moltissimi cambiamenti.
Fondamentalmente due sono state le principali
ricostruzioni: la prima nel secolo XVI
con la modifica della Chiesa e l’ampliamento a tre navate; la seconda, a
conseguenza di un’esplosione di polvere pirica, riportandola ad una sola navata.
Sempre secondo gli studi e accertamenti fatti
dallo storico marsalese, la Chiesa di San Matteo fu inoltre la Cattedrale del
Vescovo lilibetano fino al 1093 anno in cui fu costruita la Cattedrale di
Mazara del Vallo.
Dal 1093 fino al XII secolo funzionò da Chiesa
parrocchiale.
Fu la prima ed unica parrocchia di Marsala.
Cessò la sua funzione di unica parrocchia all’inizio del XIII secolo quando
iniziò a funzionare la Chiesa Madre.
Dopo tre secoli esce dal silenzio e dall’oblio
per riprendere la sua antica funzione di parrocchia: il 18 dicembre 1559 fu
nominato 1° parroco da Monsignor Girolamo Termini, Vescovo di Mazara del Vallo,
il Sacerdote Don Francesco Di Maggio.
Da quel 18 dicembre 1559 ad oggi si sono
succeduti 49 Parroci fino all’attuale Rev.mo
Don Mariano Mezzapelle e 114 Vice Parroci fino all’attuale Rev.mo Don
Giuseppe Sammartano.