S. NATALE 2009

 

Leggo che tra la sua venuta nella carne umana e quella alla fine del mondo, Gesù non prende le distanze da noi, non sta ad aspettare che passi il cadavere sotto il ponte ma, in modo spirituale, viene in me e per me.

E' proprio a livello spirituale che decido di prendere le distanze da questo o quello e poi attuo tale proposito.

E' a livello spirituale che avverto quella prossimità che non passa attraverso i sensi, ma non perciò è meno vera e profonda.

E' proprio unendomi al coro che da secoli e secoli invoca "vieni Signore Gesù" che le distanze diminuiscono, l'amicizia e la familiarità con Lui non è più solo nome ma intreccio vero.

Anche in me di Natale in Natale, Lui, la Parola, prende carne e le distanze sono accorciate al punto che Lui è presente.

Non è, come per i miti antichi, presenza già adulta e potente, Lui è presenza umile e debole di ogni bimbo che invoca possibilità di crescita.

Non mi posso avvicinare né accogliere Lui bambino se non accetto la sua fragilità che indica il cammino.

Gli Angeli dicono ai Pastori: "Andate a Betlemme, ecco per voi un segno: un bambino e sua Madre".

Anch'io mi muovo di fronte a Te che vuoi accorciare le distanze ti voglio presente per comprendere la mia origine, scoprire il mio volto, ritrovare la tua attesa.

A mia volta mi prenderò cura dell'altro riscoprendo ogni giorno il senso del vivere nella luce del Tuo volto.

Sono amato da Te, tanti mi sono vicino, nonostante la mia conclamata solitudine.

Donami di essere un piccolo segno del tuo amore, Tu che non sei mai stanco di cercarmi per promuovere la mia vita.

don Piergiorgio

da Camminiamo insieme n.17 Anno 27 del 20 dicembre 2009

Preghiera di Natale

Vieni Signore Gesù a stare con noi:

in ogni sera nell'affetto che ci riunisce, al risveglio del mattino, negli ambienti che frequentiamo,

così da rendere sempre più vera e generosa la nostra vita che ti riaccoglie non solo a Natale ma in ogni momento. Amen.

 

don Piergiorgio

 


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