C'È UN
OLTRE
da Camminiamo Insieme
- anno 29, n.3 del 16/10/2011
Ogni giorno
scorre secondo le coordinate che guidano la vita. Il tempo del sonno, lavoro,
sposta menti, alimentazione, pausa, ritrovo familiare. L'espressione "non
ho tempo" accresce l'affanno, riduce le relazioni, produce un linguaggio frammentario,
aumenta il gesticolare automatico. Rimane escluso quell'oltre che sta dietro
l'angolo. Un incontro può portare all'amicizia. Fortuna, caso e destino retrocedono
per lasciare spazio per penetrare nel significato di un evento. Un viso si
rasserena per una parola efficace. Una stretta di mano produce il calore di
una presenza. Un nuovo orizzonte si apre per una salutare lettura. Il feriale
conosce la gioia della festa per la fatica voluta per un gesto buono. Una
disponibilità spalanca nuove possibilità e opportunità. Una passeggiata, ascoltando
figli o moglie, produce nuova intesa. Troppo spesso uno stile di vita blocca
se tutto è già programmato, strapieno, saturo, scontato, ripetitivo, automatico,
abitudinario. Non c'è quell' "o/tre" vitale. A parte gli uomini famosi, ritrovo
nel mio vissuto insegnanti, genitori, allenatori, educatori, animatori con
una marcia in più. Ne deriva un fascino che suscita stupore. "Se questo è
possibile a questo e a quello, perché non a me!" Gesù passa accanto a Matteo,
impegnato a riscuotere le tasse. Lo chiama e quello pianta tutto e lo segue.
Racconta il quotidiano del pescatore o del contadino per raccogliere il consenso
su uno spazio nuovo. Esorta a compiere piccoli gesti che aprono un mondo dove
non ci si odia ma ci si sostiene. Dedica tre anni ai discepoli e non retrocede
quando tutti lo abbandonano. Andare incontro ad una morte infame, sulla croce,
è da fallimento totale. Lo esprime in quel "Dio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?".
Arriva inatteso l' "oltre" della vera fede: "Padre, nelle tue mani affido
il mio spirito". Mentre cerco con determinazione una via d'uscita, ti chiedo,
o Signore, di trovare una pausa luminosa per non eliminare ancora una volta
quel!' "oltre" che non mi fai mai mancare.
don Piergiorgio