I GIORNI
SONO I FILI
da Camminiamo Insieme
- anno 28, n.14 del 28/11/2010
di Don Piergiorgio Solbiati
L'affresco
nel catino absidale della nostra basilica ha una storia di non alto gradimento
che potrà essere motivo di un prossimo pensiero. Per ora mi attrae quell'Ascensione
di Cristo che raduna la sua Chiesa. E' ben radicata su questa terra ma è evidente
il richiamo al cielo. "Vado a prepararvi un posto e tornerò perché dove sono
io là siate anche voi". La Chiesa qui raffigurata indugia su alcune figure
fondanti come Pietro e Paolo; conosce santi vescovi, sacerdoti, suore. E'
la Chiesa delineata nel Concilio Vaticano I. I fedeli, mentre partecipano
alla Messa hanno davanti i riferimenti magisteriali, mistici e ascetici. Il
Vaticano II invece delinea una Chiesa che è popolo di Dio. All'interno di
questa realtà, essere figli di Dio è la massima dignità. I ministeri e compiti
o ruoli sono diversi e tutti collaborano all'edificazione del Regno di Dio,
ciascuno per la parte che gli compete. Quando al termine della Preghiera Eucaristica
il sacerdote proclama: "per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te, Dio Padre
... " sentiamoci tutti coinvolti in una comunione tale da essere portati ad
un Amen forte, corale, sentito e vissuto. Il tempo dell'Avvento ci invita
alla bella esperienza del Natale, senza dimenticare che il giorno della nostra
morte sarà il nostro Natale alla vita del cielo. Un detto arabo sostiene:
"La vita è come un lavoro a telaio. I giorni sono i fili. Quando Dio decide,
taglia i fili anche se l'opera non è ancora terminata". Questa immagine del
telaio con i suoi fili, necessari per l'opera, mi conduce ad esaminare il
progetto' più o meno realizzato, giorni racchiusi in episodi fine a se stessi,
le distrazioni, stanchezze, che si sono annodati con entusiasmi, impegni,
incontri. Accanto a questo bilancio si impone quel gesto che non offre scampo.
Non posso invocare altro tempo per ultimare, recuperare, restaurare, ritoccare.
C'è chi parla di destino o fato. Qui è la mano di Dio. Sento che è suo diritto
chiedermi ragione del lavoro compiuto, del chi sono, dell'uso del tempo, energia,
intelligenza, aiuti. Mi sentirei andare nel vuoto o nel nulla se fosse il
destino a tagliare i giorni. Mi spiace lasciare, ma se è Lui a tagliare, so
che avrà cura di me. Gesù è venuto proprio a parlarmi di questo. Lui è la
Via, la Verità e la Vita. Per questo, in ogni Messa, è presente per parlarmi
dell'Amore che mi avvolge.
don Piergiorgio