NON SOLO TECNICA

da Camminiamo Insieme - anno 27, n.5 del 27/09/2009

di Don Piergiorgio Solbiati

 

 

C'è chi sostiene che l'uomo tecnologico, se non è disturbato, produce non l'orrore ma la forma più alta della razionalità.

A fronte di questa posizione Benedetto XVI nel secondo capitolo nO 21: "riconosciamo che erano fondate le preoccupazioni della Chiesa sulle capacità dell'uomo solo tecnologico di sapersi dare obiettivi realistici e di saper gestire sempre adeguatamente gli strumenti a disposizione".

Proprio a partire dalla crisi economica si sente il bisogno di riprogettare il nostro cammino. Se verifichiamo la nostra situazione locale ci accorgiamo di alcune gravi incongruenze, certo dettate da ragioni economiche ma potenzialmente foriere di gravi e pesanti ricadute.

A Viareggio un carro merci produce un disastro che coinvolge non solo il treno, ma abitazioni distrutte da una deflagrazione con morti e riduce un quartiere, a ridosso della sede ferroviaria, a un cumulo di macerie.

AI ritmo di mezz'ora o anche meno, in pieno centro a Luino transitano convogli che trasportano di tutto, probabilmente anche quelle cisterne con liquidi pericolosi.

La statale da sempre attraversa la città, isolando il lago con un traffico di auto e camion inquinanti. Solo i turisti pensano di profittare delle panchine antistanti la banca, per un sollievo dopo tanto scarpinare su e giù per il mercato.

Certamente il fattore economico è importante. Le soluzioni da tempo studiate o giacciono sulla carta o sono ritenute inadeguate. Ma se c'è di mezzo il bene-essere di una città occorre muoversi anche perché la tecnologia oggi, mi dicono, risolva tutto.

Su questi punti si sorvola perché troppo vasti, perché interessano anche istituzioni importanti come ANAS o Trenitalia, difficili da coinvolgere.

Il Ferragosto è stato vivacizzato dai toni forti che imponevano un fermo a lavori per il muro che si frappone al lago.

Emerge con evidenza che, un giudizio solo tecnico non basta, perché sopravviene quello estetico, non manca di presentarsi quello paesaggistico, né è da sottovalutare quello antropologico, cioé quale spazio e logica per l'uomo?

Se quindi a livello locale esistono problemi che insidiano o impediscono lo sviluppo della città occorre che sul piano amministrativo acquistino rilievo, si aprano tavoli di confronto con gli enti interessati, si promuovano iniziative adeguate che coinvolgono la cittadinanza. L'attenzione espressa nei confronti della fognatura per non continuare ad inquinare il lago, è un segnale incoraggiante.

Di che cosa parlava la gente quando sotto la spinta di fra Jacopino nel 1400 iniziava la costruzione del Santuario del Carmine? E in tempi più recenti quando don Nagel riusciva in un intento, auspicato da molti anni, di aprire a Luino il Liceo Scientifico? Molte volte Gesù parla del buon amministratore che è attento all'ordinato funzionamento della casa così da meritare l'elogio del padrone.

Oggi non meno di ieri occorrono persone preparate che, accanto a integrità morale e passione per la città, posseggano una buona dose di umiltà che si abbini al coraggio di decidere, tenendo presenti i valori fondamentali.

don Piergiorgio

 


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