" IN RETE"
da Camminiamo Insieme - anno
27, n.24 del 21/02/2010
di Don Piergiorgio Solbiati

Mi ritrovo ad ascoltare
un giovane che mi presenta lo scopo di un'associazione il cui obiettivo è
"sollevare le masse, dal ruolo di mero consumatore a quello di consumatore
consapevole, capace, attraverso il consumo consapevole, di influenzare il
sistema ... Il semplice gesto di fare la spesa assume sempre più una valenza
sociale, economica e politica".
Superata la chiara
matrice ideologica, mi sembra interessante partire da questo testo per introdurci
nella Quaresima. Ci si introduce in questo tempo come persona che vuole assumere
atteggiamenti e pensieri diversi dal contesto sociale; ma anche come popolo
che si ritrova unito nell'accogliere il cammino dell'uscita da una terra per
giungere alla terra nuova. A Cristo che muore a causa della logica mondana,
volgiamo lo sguardo per ridare alla nostra vita i connotati cristiani.
Da sempre la sapienza
evangelica propone per questo cammino personale e di popolo l'uso intelligente
dell'ascolto e del linguaggio, la moderata astinenza da cibi e bevande, l'attento
uso del tempo ben distribuito in base ad una regola di vita, l'arricchimento
intellettuale e spirituale con ben mirate letture, superando il facile riferimento
a televisione e divertimenti. E' un dire di no (rinuncia) per un sì generoso
e attento a sviluppare nuove capacità, ridare respiro a quanto si è reso nebuloso,
offrire nuovi e più ampi orizzonti ad un quotidiano troppo segnato da ripiegamento
su se stessi.
E' evidente che
da soli è impresa difficile, associarsi è importante. I luoghi sono quelli
familiari, di vicinato o parentale, amicali o di ambiente.
Concretamente si
propone nel menu settimanale a casa o in mensa di rispettare il venerdì con
il "magro". Insieme in famiglia si riducono i consumi di determinati alimenti
o si sospendono per privilegiarne altri, sapendo indicare i motivi.
Il libretto con
un pensiero per ogni giorno, il Vangelo, un libro di spiritualità, di storia
di un santo possono essere un buon riferimento sia come scelta personale che
come breve momento quando si è riuniti a tavola. E' tutta da meditare in seconda
la riflessione del Papa che ci introduce in Quaresima. Parlare di tutto questo
è decisivo.
La citazione con
cui ho aperto questa mia riflessione fa parte di un documento di quattro facciate
in cui a partire da un'oculata scelta alimentare si vuole arrivare ad un'informazione
trasparente, al superamento critico della pubblicità, al rispetto dell'ambiente,
al non finanziare attività economiche di paesi che non rispettano i diritti
umani ...
Tutto questo può
costituire argomento per i nostri pensieri, dialoghi e decisioni.
Occorre uscire da
rappresentazioni che irridono questo tempo di Quaresima.
Ridarle un volto
concreto per il cristiano di oggi, è ricollocare dei valori che hanno offerto
molto a generazioni e generazioni di uomini e donne, influenzando anche il
contesto sociale.
Promuovere e incoraggiare
una revisione attenta del nostro vivere sia azione di ogni istituzione. Solo
non delegando ad altri, ma entrando in rete scuola, famiglia, parrocchia,
oratorio, associazioni e movimenti si inaugurerà una città aperta e vigile
sul proprio tessuto sociale.
don Piergiorgio