UN CAMMINO CONDIVISO

da Camminiamo Insieme - anno 26, n.36 del 10/05/2009

di Don Piergiorgio Solbiati

 

All'unità pastorale tra le parrocchie di Luino, Creva, Voldomino si aggiunge ora Germignaga. Il dono di Don Oscar che nel prossimo giugno sarà ordinato sacerdote e rimarrà poi per tre anni con noi, ha portato anche Germignaga a condividere l'unitàpastorale.

Praticamente ogni parroco continuerà a dedicarsi alla propria parrocchia in quelli che il nostro Arcivescovo chiama: "i gesti pastorali", cioé sacramenti, catechesi, oratori, mentre per le "attenzioni pastorali", cioé pastorale giovanile, familiare, caritativa, catechistica si lavorerà insieme.

Proprio il lavorare insieme sarà il metodo che guiderà sacerdoti, religiose e laici verso l'obbiettivo di rendere sempre più vivo il Regno di Dio tra noi.

Il nostro Arcivescovo da qualche anno propone tre parole per un buon lavoro insieme: comunione, collaborazione e corresponsabilità.

La comunione dice chiaramente che non si può lavorare per il Regno di Dio da solitari. C'é nella parola del Signore: "dove sono due o più riuniti nel mio nome io sono con loro", una chiara indicazione che non è solo di metodo, ma che quello che annunciamo ha veramente segnato la nostra vita. Abbiamo iniziato con un primo momento che intende favorire la comunione. Ogni quarta domenica del mese nel Santuario del Carmine alle ore 20.45 ci ritroviamo sacerdoti, religiose e laici a pregare con la Compieta e di volta in volta ascoltare una breve indicazione per il percorso, cui seguono le considerazioni dei presenti. Questo per creare tra noi uno stesso sentire che apra alla collaborazione. Non è possibile lavorare insieme se non si condivide uno stesso progetto che ciascuno nel proprio ambito cercherà di realizzare.

Se finora la conduzione della vita parrocchiale si muoveva in questa linea collaborativa con i sacerdoti, ora si arriverà con passi progressivi alla terza parola chiave, la corresponsabilità.

Questa porterà dei laici ad essere promotori in prima persona di quelle azioni volte a sviluppare un'attenzione particolare alla famiglia, al mondo giovanile, ad avviare i nostri ragazzi con le loro famiglie ad un cammino che li porti sì alla prima Comunione e alla Cresima, ma come inserimento vivo nella comunità cristiana, o a sviluppare una dedizione generosa nei confronti delle situazioni di maggior bisogno.

In questo lavoro siamo soprattutto noi sacerdoti chiamati ad assumere questa conversione, offrendo così un esempio di carità fraterna che porterà buoni frutti per tutti.

Nel parlare corrente il termine "parrocchia" spesso è considerato come forma di particolare chiusura e quello di "campanilista" come qualifica di contrapposizioni fondate su particolarismi.

Vogliamo presentarci come le tre parole chiave ci suggeriscono di essere, portando un buon contributo anche al vivere civile.

Già si sta operando soprattutto a livello di ragazzi, adolescenti e giovani secondo queste modalità che stanno per essere assunte anche dagli altri ambiti famiglia, catechismo e caritas.

Non ci sarà la perdita dell'identità di ogni parrocchia che sarà invece un ben~prezioso da custodire e condividere. Anzi sommando le risorse, siamo certi di rendere migliore testimonianza di quella speranza che anima la nostra vita.

don Piergiorgio


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