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da Camminiamo Insieme - anno 26, n.26 del 01/03/2009

di Don Piergiorgio Solbiati

 

Sto anch'io cercando di parare i colpi della salute che gennaio e febbraio impietosamente procurano. Basta una distrazione e occorrono alcuni giorni per superare febbri, raffreddamenti, problemi polmonari piuttosto che intestinali. Mali di stagione certo, ma che ci costringono a restare ritirati in casa mentre gli impegni ci richiederebbero altrove. Inizia la Quaresima, tempo propizio per smaltire abitudini di vita che, se non ben monitorati, potranno procurarci dei guai. Nel suo messaggio Benedetto XVI ci parla di una pratica tipica di questo tempo, il digiuno. Una persona, costretta in casa da problemi intestinali, mi faceva notare l'importanza di sospendere il normale tipo di alimentazione per prendere coscienza che il nostro essere onnivori, non giustifica l'ingurgitare per arrivare a stare male. Digiunare per incontrare moderazione, semplicità, autenticità, familiarità, gusto, priorità. C'è un aspetto del digiuno oggi particolarmente praticato, l'altro però è disatteso. L'importanza delle diete per un fisico pre- stante è sotto l'attenzione generale ed è diventata un vero business. Ho pensato di proporre alcune diete per il nostro io che è forse troppo appesantito da una materialità, facile da assumere, trascurando il lavoro importante dello spirito. Davide, per combattere contro Golia, deve rinunciare alla pesante armatura del re Saul per confidare nel Signore che gli fa bastare la fionda. L'orgoglio, è forse il primo da tenere sotto controllo con una dieta che mette in testa la cenere con quel fastidioso e assurdo: "ricordati, o uomo, che sei polvere". Una breve presa di coscienza ci permetterà di presentarci rinnovati come dopo la necessaria toilette davanti allo specchio. L'orgoglio si alimenta con il confronto con gli altri fino ad arrivare allo scontro o ad un continuo tormento interiore. Elemento disontossicante è il lavorare insieme su idee, progetti. Sul piatto per questa dieta porrei una parola: "perché", cioè spiegami, chiarisci mi il tuo pensiero o desiderio, prima di proporti la mia idea. "Senza orgoglio non si va avanti", "un po' di orgoglio ci vuole" sono le istintive frasi guida che, se per un verso agiscono sul nostro volere, lo pongono poi come decisivo in ogni situazione e con ogni persona. "Sono qui non per fare la mia volontà, ma quella del Padre mio", merita di essere praticata per ritrovare quegli spazi liberi e generosi vissuti da Gesù. Mi accorgo che sul tavolo della mia alimentazione quotidiana ora ci potrebbero essere altri piatti con sapori inediti, un'atmosfera più respira bile senza la cappa di odori, non più il voltarsi e rivoltarsi nel letto, né il cercare un unguento per l'orgoglio ferito. Per questa prima settimana ho il mio menù alternativo, per la prossima magari lavoreremo su un altro aspetto.

don Piergiorgio

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