FAMIGLIA DI FAMIGLIE

da Camminiamo Insieme - anno 26, n.2 del 07/09/2008

di Don Piergiorgio Solbiati

 

C'è sempre qualche persona che di ritorno da un viaggio all'estero o in Italia, mi porta un foglietto, un'immagine, una breve storia, le impressioni dopo la visita ad una chiesa. Alcuni mi confidano che, essendo in gruppo, non hanno partecipato alla Messa o non vi sono andati perchè era in una lingua incomprensibile. Anche nelle gite organizzate da agenzie le guide programmano la visita a cattedrali, santuari o chiese dal particolare valore artistico. Sono occasioni preziose per percepire il valore di chiesa non solo come edificio ma come popolo di Dio, diffuso in ogni parte della terra. Si toccano con mano l' "andate in tutto il mondo e battezzate" e la progressiva presa di coscienza di un gruppo di persone che dal sì al Cristo morto e risorto arriva a poco a poco a fondare la propria fede sulla Chiesa. Ora si torna a Luino e non solo sei tornato nella tua Chiesa ma incontri le persone che costituiscono la nostra Chiesa locale. Ogni Messa è il riunirsi in assemblea (questo significa il termine "Chiesa"). Cristo ci chiama a nutrirci della sua Parola e del suo Pane consacrato perchè, resi più simili a Lui, possiamo dedicarci a valorizzare ogni realtà umana o ambiente. Incontro tanti giovani genitori che chiedono il battesimo per il figlio e, accanto a coniugi ben convinti e coscienti che, con il battesimo, il neonato entra a fare parte della comunità cristiana, ci sono altri che con la Chiesa non sono in sintonia. Il passato e il presente, la morale e l'economia, la presa di posizione o l'assenteismo del magistero, la crisi o il disinteresse, il prete o la suora, il praticante o la politica entrano in gioco. Come in una danza. Uno ricerca sempre e di nuovo la compagna ideale, scartando questa o quella, così cerco di placare il ritmo sostenuto del discorso. Ascolto e a poco a poco gli suggerisco un altro modo di guardare la Chiesa. Propongo di incontrare persone significative, aprire alla bellezza di sentirsi parte di una comunità. Altri vorrebbero vivere, per una domenica al mese, con il sapore comunitario di quella volta in cui si erano trovati bene; un'altra persona mi dice la disponibilità ad incontrare famiglie in difficoltà; un giovane mi chiede di poter essere vicino agli infermi. Stiamo avviando un gruppo di sposi che desiderano raccontare la bellezza della famiglia, coinvolgendo altre famiglie. Ad un prossimo sposo, preoccupato della mentalità corrente, non certo favorevole al matrimonio fedele e per sempre, suggerisco questa frase di Sant'Agostino: "ama questa famiglia, rimani in tale famiglia, sii sempre questa famiglia". A dire il vero Agostino parlava della Chiesa che vogliamo come famiglia di famiglie.

don giorgio

Archivio


Torna alla pagina iniziale