PIENO COMPIMENTO DELLA LEGGE E' L'AMORE

da Camminiamo Insieme - anno 26, n.13 del 23/11/2008

di Don Piergiorgio Solbiati

 

Il leader dell'estrema destra austriaco si schianta a 140 km all'ora in centro abitato con nel corpo una notevole quantità di alcol dopo una serata e notte sregolata. Ha infranto troppe regole e ne è rimasto vittima. I telegiornali di questi tempi ripropongono quasi un bollettino di guerra con gli immancabili morti proprio perchè non ci si è attenuti alle regole. Basterebbe attenersi alle norme del codice stradale e sarebbero evitati troppi incidenti. Una simile ipotesi non riesce a convincermi. anche perchè tante volte un po' tutti abbiamo per premura di arrivare in tempo, per dimenticanza o per altro infranto le norme stradali e però non abbiamo fatto incidenti, né danneggiato altri. Quando qualcosa va male si conclude "doveva capitare", "è stata la sfortuna", "se non ci fosse stato questo o quello" ... e, mentre si raccolgono i cocci, si è pronti a negare le proprie responsabilità. In effetti un fatto, lo constatiamo quotidianamente, viene dai giornali riferito in tanti modi diversi e così ognuno si sente legittimato a offrire la propria lettura. Le regole ci vogliono non solo per poter giocare a dama o a scacchi ma anche per il vivere in famiglia, il lavoro, la scuola, la strada, i boschi o il lago ... ci vogliono perchè sono esigite dal nostro vivere sociale. Ma le regole non convincono, aiutano ma non risolvono. Ritorniamo al caso del leader austriaco, pure lui sarà stato convinto assertore dell'importanza di determinate regole e però si è sentito superiore alle stesse. Un ragazzo che si ritiene non compreso, in molti modi trasgredirà per attirare l'attenzione. Uno politicamente schierato a destra o a sinistra accetterà le sue regole e rifiuterà quelle degli altri. Un credente esprimerà un modo di vita diverso da quello di un non credente. Un buddista o musulmano ha norme diverse da quelle di un cristiano. La vita di un militare conosce evidenti diversità da quella di un civile ... E allora ciascuno faccia la propria vita e basta? Quando Gesù dice: "vi è stato detto, ma io vi dico", "non sarà tolta una virgola dalla legge", "date a Cesare quel che è di Cesare" ... conferma il valore delle regole ma ci aiuta a capire che devono essere per l'uomo, e non l'uomo per le regole. E' bello dire questo, metterlo in pratica comporta problemi. Già San Paolo dovrà prendere posizione contro chi mangia e non lavora, è sposato ma vive come se non lo fosse perchè ritiene imminente la fine del mondo: per salvare se stessi lasciano perdere tutto e vivono dimenticando i doveri. Alla luce di questi rischi Paolo propone, lui ormai prigioniero a Roma, ai cristiani di Efeso di rendersi degni della vocazione che Dio ha loro indicato: "poichè siete figli di Dio, amati da Lui, vivete nell'amore, prendendo esempio da Cristo, il quale ci ha amati fino a dare la sua vita per noi" (Efesini S, 1-2). Ci è così fatto conoscere che "pieno compimento della legge è l'amore".

don giorgio

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