MORDI E FUGGI

da Camminiamo Insieme - anno 25, n.41 del 15/06/2008

di Don Piergiorgio Solbiati

 

Se devo riproporre con insistenza l'evangelico "non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio", non posso certo dimenticare quel corpo che necessita non solo di pane ma casa, istruzione, lavoro, riposo ... Così occuparsi della comunità cristiana significa certo giovare allo spirito ma anche dedicare premura a tutto ciò che riguarda manutenzione ordinaria e straordinaria degli stabili, riscaldamento e quanto occorre per il buon funzionamento di casa, chiese, oratorio e scuole. Non sto prendendo alla larga un discorso per solleci- tare la generosità dei luinesi. Non ce n'è bisogno, siete generosi. E' invece il costo del petrolio e derivati a interessarmi al punto da chiedere e raccogliere informazioni sulle fonti alternative di energia. Incontro in un articolo di un ingegnere intervenuto in un convegno che "con piccoli accorgimenti si possono risparmiare grandi quantità di energia. Si pensi che, 5010 in Italia, se tutti spegnessero completamente la televisione senza lasciarla in stand-by quando non la usano, si potrebbero risparmiare oltre 55 milioni di euro di energia all'anno". Si comincia ad osservare che siccome siamo circa 55 milioni di abitanti, un euro a testa non è poi una grave spesa. Lascio a voi ulteriori considerazioni e dibattiti. Da fonti autorevoli, non molti anni fa si sosteneva che non fosse vantaggioso spegnere perchè ininfluente lasciare in standby. Sappiamo ormai tutti che non è solo questione di soldi risparmiati ma anche di ambiente, sempre più soffocato da emissioni dannose e da quantitativi assurdi di plastica e simili. Mi ritrovo anch'io alle prese con la spesa nel supermercato ed è comodo prendere i prodotti così ben confezionati a misura del mio bisogno. Solo che mi ritrovo ogni quindici giorni con un sacco di plastica. Che fare? Imparare ad osservare il mio vivere quotidiano e a non ritenere sempre giusto il mio comportamento. E' possibile circondarsi di comodità ma non è detto che il mio comodo e vantaggio non abbia ripercussioni negative sul vivere sociale. Con facilità si inaugura una vita da cicala che gode la giornata penalizzando la formica, tanto stimata nei tempi passati. Guardando i bambini mi chiedo, che mondo lasceremo, ma soprattutto che cosa stiamo proponendo come stile di vita? Ricordo la cassetta di risparmio che raccoglieva i miei soldini che, con orgoglio, presentavo in banca per il mio piccolo conto in vista degli studi o del futuro. Mi trovo a gestire la scuola Maria Ausiliatrice e tutti sanno che costa a differenza della scuola pubblica che pure è lodevole per la professionalità e l'impegno di insegnanti. Però trovo genitori che pagano la rata mensile perchè i figli vengono volentieri a scuola. Forse una vita meno comoda ma una gioia in più penso che non guasti. Non siamo esenti da problemi, con serenità li risolviamo, anche se la nostra scuola non è una realtà di poco conto perchè interessa da O ai 14 anni, 350 persone che ci danno fiducia e sembra finora ben riposta. E' terribile ma è successo a Lecco. Una mamma dimentica per cinque ore la figlia di due anni nell'auto. Lo stress, l'arrivare a tutto, far trovare tutto pronto, non dimenticare niente, un clic e la tv trasmette, i soldi e compri quello che vuoi ... per dimenticare tua figlia in un auto e trovarla morta. Probabilmente tra tanto mordi e fuggi occorre una piccola ma concreta scala di valori per educarci a vivere.

don giorgio

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