da Camminiamo Insieme - anno 24,
n.4 del 24/9/2006
Prendiamo in esame
Questa frase del profeta Osea: "seminate per voi secondo giustizia e mieterete
secondo bontà". Il tempo della semina è caratterizzato dalla speranza del
seminatore che prende i chicchi di grano, li toglie dalla macina, potrebbe
far subito il pane, e invece li mette nel terreno, nell'attesa del risultato
che ci sarà. Ho partecipato all'inaugurazione del Monastero della SS. Trinità
su a Pradecolo, lì ci sono dei monaci. Per noi sono un riferimento importante.
La giornata è ben ordinata, lì si semina secondo giustizia. Non si può fare
un'abbuffata di preghiere al mattino e poi vivere, come se tutta la giornata
fosse senza Dio. La liturgia delle ore segna la giornata di tre ore in tre
ore, c'è tempo per stare davanti al Signore.
Così semino con giustizia
nel tempo in cui si colloca il lavoro, la cura personale del corpo, dell'intelligenza,
il giusto tempo libero, una conversazione. Se vivo il mio tempo in chiacchiere
di prima mattina non semino secondo giustizia, ma in modo disordinato, istintivo,
e poi mi ritrovo vuoto.
Non posso privare
le persone della mia presenza. Seminare secondo giustizia è migliorare risorse
e capacità.
Nessuno può dare
quello che non ha. Finiamo per dare cose scontate, inutili, si continua a
dire sempre le stesse cose, al punto da infastidire e diventare superficiali,
banali, ripetitivi. Il comportamento esterno deve nascere da una retta intenzione,
da un animo pulito, da una mente sincera, non da pasticci enormi, come quando
dico una cosa e ne penso un'altra, faccio un sorriso ma manderei al diavolo
quella persona.
Signore, aiutami
a seminare secondo giustizia. Aiutami a stare un momento, adesso, in silenzio,
a cercare di fare ordine. E anche quando vengo qui in chiesa, seminare secondo
giustizia vuoi dire raccogliermi in silenzio. Se uno deve parlare, parli fuori,
qui è il luogo della pace per favorire il raccoglimento dell'altro.
L'altra frase di
Osea "mieterete secondo bontà", ci prospetta un buon raccolto. Non sempre
ci sono i risultati che speravamo. Ricordo, prima di venire a Luino, di essere
andato a casa di una persona che teneva le galline in giro e c'erano uova
dappertutto, non le raccoglieva perché non sapeva dove fossero. Il disordine
nella vita non aiuta a produrre un buon raccolto.
Si rimane sempre
fermi. Il buon raccolto non dipende sempre dal tuo desiderio, ci sono delle
persone che si sono impegnate, hanno seminato bene nell'educare i figli e
raccolgono, a sentire loro, delusioni.
A volte siamo troppo
impazienti, vogliamo vedere il frutto e il buon risultato. Raccogliere i frutti
con bontà vuoi dire raccogliere i frutti con animo sereno, fiducioso, perché
vi sono ancora dei buoni frutti, tenendo presente che non è sempre tempo di
raccolto.
Signore, se vedo
solo ciò che manca, ciò che è negativo, dammi la grazia di pentirmi e di pentirmi
sul serio, fa' che io vada a confessarmi anche solo di questo peccato. I tanti
frutti da portare, sono i frutti piccoli di ogni giorno. Sono piccoli sorrisi,
piccoli gesti, piccole cose che divengono il Corpo di Cristo, perché, messi
insieme ai tanti piccoli grani degli altri, possano fare il Corpo di Cristo.