" GRAZIE PERCHE' "
da Camminiamo Insieme - anno 23, n.38 del 28 maggio 2006
I ragazzi di terza media sono ormai prossimi a lasciare la
nostra scuola parrocchiale, ora mi accorgo che li sto incontrando ogni mattina
dalla prima elementare, cioè dal settembre 1998. Da allora, fedele al "buon
giorno" di salesiano impegno, li ho accompagnati per mesi e anni. Terminato
il breve pensiero, incontro i ragazzi delle elementari, osservo i bimbi di
prima e penso ad altri ipotetici (per me) anni di presenza educativa.
Un piccolo gesto a cui tengo molto perché è solidale con presenze
ben più importanti.
In questi otto anni si sono avvicendati volti sereni e generosi
di tante suore che, fedeli al carisma di don Bosco, hanno trascorso giornate
intere, dal mattino fino alla sera, in continua dedizione, assumendo in proprio
l'invito evangelico: "lasciate che i piccoli vengano a me e non lo impedite".
Insegnanti, personale e volontari formano una comunità educativa
in continuo aumento numerico, con autentica crescita professionale e efficace
lavoro di squadra.
Gli alunni dai piccoli della scuola materna, ai fanciulli
delle elementari ai ragazzi delle medie sembrano acquisire sempre più una
qualità che è riconosciuta e apprezzata dagli insegnanti delle scuole superiori.
Domenica scorsa abbiamo celebrato la tradizionale e significativa
Festa del Grazie. Richiamo a piccoli e adulti a sapere riconoscere che quanto
è dato, è frutto di una vita spesa per educare, nella speranza che ogni seme
porti buon frutto perché è accompagnato da una grande cura.
Mentre scrivo questa doverosa considerazione a favore della
nostra scuola, riconosco e sottolineo la dedizione non certo inferiore per
qualità e generosità del personale della scuola pubblica. Allora che cosa
ci differenzia?
E' la continuità educativa, garantita da figure importanti
che realmente mantengono non solo i contatti, ma anche si incontrano per favorire
quanto è indispensabile per accompagnare una crescita in modo continuo. Appunto
perché per noi è decisiva la continuità educativa, privilegiamo nelle iscrizioni,
gli alunni che vengono dalla nostra scuola materna ed elementare. Ci spiace
per questo non poter accogliere nelle medie alunni che ce lo richiedono.
I ragazzi sentono, già fin dalla scuola materna, un senso di
appartenenza che, a volte, nemmeno la famiglia riesce a garantire. La riconoscenza
non è un cerchio chiuso, ma colloca questa istituzione scolastica all'interno
di una realtà territoriale che, nel passato, ha avvertito il bisogno di farla
sorgere e che anche oggi continua a sostenerla con il riconoscimento, per
noi meraviglioso, di continuare ad affidarci i propri figli.
Vorremmo potere accogliere tutti, ma i problemi finanziari,
ci impongono di chiedere una retta. Vorremmo rispondere al bisogno di un asilo
nido e speriamo di arrivarci.
Vogliamo continuare nel solco di una grande tradizione e vi
ringraziamo perché ce lo consentite.
don giorgio