IL FUTURO E GIÀ QUI

da Camminiamo Insieme - anno 23, n.26 del 5 marzo 2006

Viaggiano sempre con il fiato corto, orologio alla mano, affidano i figli alla scuola, dedicano energie al lavoro e di nuovo a casa per preparare quanto serve alla vita familiare. Sono i nostri papa e mamme che mi confidano di non arrivare a tutto, di essere stressati, soprattutto sono convinti di non poter fare diversamente.

Certo vorrebbero e qui i desideri affiorano con una sequenza inattesa, che illumina gli occhi di nostalgia.

Questa è l'acqua sorgiva pura e fresca da portare alla luce perché è capace di dissetare e rigenerare se stessi e gli altri, sospendendo il mortificante susseguirsi di risposte, avvisi, raccomandazioni, seguiti da nervosismi e tensioni.

C'è una richiesta che Dio rivolge ad ogni persona, da Abramo in poi: "esci dalla tua terra e va nella terra che io ti mostrerò..."

Fermati un momento e accorgiti che anche per te c'è la possibilità di scendere dal treno con i suoi orari e fermate per prendere coscienza.

Non ti voglio proporre di aggiungere alle tante occupazioni altri impegni.

Ogni mercoledì cerco di recuperare un po' di tempo per una scappata all'oratorio, per un saluto ai ragazzi del catechismo e mi accorgo che anche questa come la ginnastica, il basket o il pianoforte è un'altra attività, quando sarà finito il catechismo, si cancellerà quell'appuntamento, tirando un sospiro di sollievo.

In Quaresima, inizia proprio oggi, i ra­gazzi sono chiamati con i genitori a dare ad una domenica il volto pacato dell'in­contro con il Signore che ci invita a vivere le nostre relazioni in famiglia e con gli altri, un po' come le ha vissute lui.

Lui è dalla parte dell'amore che libera e dell'integrazione che assume il nome di fraternità.

Quando trovo che il mio Dio si rallegra nel constatare che l'uomo è ben vivo, mi sento contento e lo ascolto perché non solo mi chiama ad uscire dalla meschi­nità ma anche a vivere una bella rela­zione con chi incontro.

Quando vengono a trovarmi persone di Saranno o Desio, i luoghi dove ho svolto il mio ministero, mi accorgo che i figli non solo nel viso ma anche nei modi, assomigliano ai genitori al punto da vedere nel bambino il papa di trent'anni fa. Prova a chiederti che cosa ricorderà tuo figlio di te, quando sarà anche lui papa?

E' per vivere bene la relazione oggi che diventa fondamentale accogliere il Signore che ci dona un cuore capace di inaugurare un percorso diverso che porterà ad una meta di fraterna condivisione.

In Quaresima ti è offerta la possibilità di incontrare i genitori degli amici dei tuoi figli, è l'inizio di una relazione che potrà portare frutti notevoli, e anche una bella famiglia per il futuro dei tuoi figli, in una città dove insieme si viva bene.

don giorgio

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