SGUARDO SUL PASSATO PER...
da Camminiamo Insieme - anno 22, n.9 del 31 ottobre 2004

Sarà per ragioni storiche e geografiche, sociali e personali,
di indole e carattere, ma notizie e curiosità, aneddoti e appunti arrivano
proprio nel momento in cui meno tè lo aspetti. Chiedo di scrivere, far conoscere,
mostrare, pubblicare e subito si ritraggono. Eppure sarebbe tanto prezioso
che quanti sono attenti a territorio, cronaca, istituzioni si decidessero
a valoriz- zare, incrementare, divulgare la sapienza espressa da chi ci ha
preceduto. L'imminente 8 dicembre ci porta a 50 anni fa quando nel Porto Vecchio
veniva collocata la Madonnina. L'in- tenzione di ricordare questo anniversario
ha prodotto l'incontro spontaneo di alcune persone che si sono aggregate.
L'invito ad offrire il proprio contributo di conoscenze già presentato su
questo periodico ora viene riproposto, precisando che il piccolo comitato
promotore è aperto a quanti sono disposti a collabo- rare. Per qualcuno questa
disponibilità ha trovato motivazione nell'appartenenza più o meno remota al
"Quartiere Giallo", nella premurosa custodia di tradizioni, nel ricordo dell'impegno
di un familiare... Tutto questo mi piace, mi commuove e mi sollecita a valorizzare
quanto la nostra città ha espresso nel passato perché non vada perso e nello
stesso tempo si riesca ad offrire nuova e vera consistenza all'oggi, arrivando
a produrre, a nostra volta, una cultura che abbia un proprio volto. Riappro-
priarci delle nostre radici è garanzia per lo sviluppo di oggi e promessa
per il futuro. Mentre il cinquantesimo della Madonnina del Porto è avviato
con questa sensibilità, altri episodi possono coinvolgere tutta la città.
Uno in particolare è da tempo in cantiere, il restauro della nostra antica
parrocchiale di San Pietro in Campagna. Le pratiche sono state espletate dalla
ditta che procederà ai lavori, la premura di alcune persone ha già dato il
via a offerte, non è bello aspettare solo di poter constatare il termine dei
lavori. San Pietro in Campagna è arrivato fino a noi con i suoi mille anni
di presenza e chiede di essere conosciuto. Anche qui c'è spazio per inserirsi
con chi già si interroga su come presentare questi mille anni di storia non
solo di pietre ma di uomini. Fare cultura è anche chiedersi come presentare
l'archivio parrocchiale con la sua vita secolare, quale destinazione offrire
al Salone Pellegrini e al fabbricato che per anni ha ospitato le ACLI (non
risponde a verità che dette proprietà siano state vendute). Non vogliamo raccogliere
tante opinioni, ma che ciascuno senta che non gli appartiene solo ciò di cui
è per legge proprietario, ma anche tutto ciò che la tradizione ci ha affidato
perché sia bene per tutti, Amareggia il detto: bene di tutti, bene di nessuno.
E proprio per smentirlo, da tempo stiamo riportando a dignità quanto è già
segnato da incuria. Alcuni interventi sono attuati, continueremo, ben sapendo
che il nostro non è un compito da restauratori, ma di persone che apprezzano
le testimonianze d'altri tempi. La riconoscenza è già una risposta culturale
a cui si potranno via via aggiungere altri valori che rendano possibile un
nostro preciso cammino su cui lasciare qualche orma.
don giorgio