I MIEI AUGURI PER LA CITTA

da Camminiamo Insieme - anno 22, n.30 del 6 aprile 2005

Ormai, con i miei sei anni a Luino, anche se ho sempre da imparare, sono inserito al punto da conoscere un buon numero di persone. Le saluto per strada, le incontro in tanti ambienti ed ora le trovo iscritte come candidati per queste amministrative. Mi piace questa varietà di liste elettorali perché presenta tanta gente desiderosa di impegnarsi per il bene della città con programmi segnati da particolari sottolineature. Personalmente ritengo doveroso sfatare tutti i detti che, con il passare del tempo, si sono accumulati nel tentativo di soffocare la bellezza e forza dell'impegno politico per costruire la città.

Non penso ad una cementificazione pericolosa e devastante ma a quella costruzione sociale per il bene di tutti i cittadini: creando condizioni di vita sempre più dignitosa per tutti; operando scelte non solo per l'oggi ma anche per il futuro; favorendo il dialogo con i cittadini per una partecipazione alla vita pubblica; assumendo il ruolo di amministratori e non di padroni; promuovendo il superamento di steccati con un clima sempre più fraterno e rispettoso.

La bellezza dell'idealità è presente in tutti, la capacità di discernimento è privilegio di alcuni, mentre lo sguardo sul futuro, la programmazione conseguente e le decisioni da prendere sono l'opera da compiere.

Senza ulteriori rimandi è urgente definire quali garanzie di vita avranno domani i nostri ragazzi e giovani. Non è mio compito approntare strategie, indicare priorità, stendere programmi o progetti, rimane il fatto che le persone a cui i cittadini offriranno un mandato amministrativo non potranno disattendere oltre questo obbìettivo.

Nel nostro territorio alcuni aspetti ci penalizzano, non ultimo l'essere terra di frontiera, altri ci favoriscono, come la tipicità dell'ambiente e della cultura. Sia l'una che l'altra possono essere considerate come risorse da tenere presenti.

Il bene che tutte le liste si propongono chiede di non essere cancellato da sterili contrapposizioni, da inutili polemiche, da scontate requisitorie ma tenuto presente per avviare quelle collaborazioni e sinergie tanto proficue per il futuro della città.

Giovanni Papini, uno scrittore non certo di belle maniere, ci suggerisce "se è vero che in ogni amico v'è un nemico che sonnecchia, non potrebbe darsi che in ogni nemico vi sia un amico che aspetta la sua ora".

Auguro agli amministratori, a qualunque lista appartengano, la mia personale stima per un lavoro non certo facile ma importante.

Chiedo a quanti mi leggono di non stare alla finestra ma di scendere a incoraggiare, sostenere, proporre, aiutare quanti con il loro voto hanno proposto.

Mi piace una frase di Oscar Wilde che vorrei dedicare a chi ha deciso di operare per il bene di tutti: "Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni di noi guardano le stelle".

don giorgio

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