Nunc et semper humilitas
da Camminiamo Insieme - anno 21, n.5 del 28 settembre 2003
Ancora sul nostro lago vantano diritti e riscuotono tributi
i conti Borromeo nel cui stemma gentilizio spicca il motto humilitas: umiltà.
Chi assunse per primo questa parola voleva probabilmente offrire una difficile
ma importante chiave per inoltrarsi nella vita. Difficile per tutti, in particolare
per dei nobili educati ad un orgoglio, ritenuto necessario per render onore
al nome, ma anche importante perché l'umiltà in chi governa è senza dubbio
dote preziosa. Questo motto dei Borromeo mi è stato familiare per anni perché
è anche il motto del nostro Seminario: ora lo propongo per la nostra scuola
parrocchiale Maria Ausiliatrice in occasione del 60° di presenza delle suore
Salesiane a Luino. La loro dedizione semplice e generosa, presente e nascosta,
aperta e disponibile, continua e preventiva, materna e orientatnce, ha posto
più di qualche piccola pietra per la grande costruzione della vita. In tutti
questi anni abbiamo visto, rappresentata al vivo, l'umiltà che vogliamo come
motto, proprio tenendo presente il lavoro delle nostre suore Salesiane. Il
sorriso e la premura accolgono in portineria, la cordialità della voce accompagna,
richiama, propone, sollecita all'impegno durante le lezioni, forza a non indugiare
nella pigrizia, invoglia a tavola e indica le buone maniere. Insieme testimoniano
l'amore per Dio nella preghiera e in una vita costantemente dedicata a seguire
le orme di don Bosco e della Mazzarello con la protezione di Maria Ausiliatrice.
Umiltà è così chiaramente quell'humus, cioè terreno buono, dove il seme gettato
troverà senza dubbio la possibilità di attecchire, germogliare e fare frutto.
Nunc è ora. Cioè questo è il tempo favorevole per raccogliere un'eredità che
non può andare persa. Ora questa umiltà può essere accolta come stile da chi
ha occhi per vedere e cuore generoso per fare proprio. Anch'io ritengo scontato
avere le nostre care suore, pronte a sostenerci con la preghiera, a orientarci
con l'esempio, a confortarci con una parola dì interessamento. Dimentico che
c'è stata la risposta ad una chiamata, una formazione di anni, un continuo
scegliere di fare della propria vita un sì. Non si improvvisa un dono, un
regalo che ora è qui per imparare, lasciarci affascinare, stimare e raccogliere.
E' una testimonianza che speriamo sia vissuta da qualche ragazza in prima
persona. Questo è il nostro ora a cui si aggiunge il sempre di questi sessantenni.E'
una eredità non di soldi, case, terreni o gioielli, ma di persone che sono
vissute tra noi e per noi solo per farci toccare con mano quanto possa essere
discreto e presente l'amore. Mi dicono della forza e intraprendenza di suor
Rosalinda, preside della nostra scuola media, partecipo in agosto al suo funerale
a Varese. Siamo in pochi di Luino a dirle la nostra riconoscenza, ma mi è
parso di sentire dentro di me che per lei morire in agosto, mentre tutti sono
in ferie, fosse quasi un non voler disturbare. E' decisamente umile. Se siamo
convinti mi pare che il nunc et semper Humilitas possa accompagnare il nostro
Istituto parrocchiale Maria Ausiliatrice anche con i tanti volti che ci hanno
offerto qualcosa della luce chiara e semplice del Volto del Signore.
don giorgio
