C'E' CHI CI PROTEGGE

da Camminiamo Insieme - anno 21, n.43 del 27 giugno 2004

Non mi piace fermare lo sguardo sui nostri Patroni, raffigurati nel catino absidale in ginocchio davanti al Cristo che sale al cielo. Mi ritrovo ispirato quando la luce del tramonto, nelle diverse stagioni, colora di contorni delicati e luminosi l'altare, evidenziando le statue da poco restaurate e allora sento che mi parlano. San Pietro, sulla destra con le mani raccolte, è chiaro invito all'interiorità che sarà la vera chiave per aprire il Regno dei cieli, non solo dopo la morte, ma anche qui. Qualcuno vorrebbe invertire la posizione delle statue perché Pietro, con la testa, e Paolo con il braccio teso invitano al tabernacolo. Così come è disposto, la testa di Pietro chiama a superare gli impegni esterni, per ricuperare quello spazio spiri- tuale che non può restare disadorno e spoglio, zeppo solo di parole e pratiche , ma vuoto di contenuti. L'umanità di Pietro, segnata da un notevole protagonismo, protesa all'azione, bisognosa di risultati, con quelle ginocchia flesse mi porta al biblico:" questa è terra sacra" qui è urgente arrivare, come ad un capolinea di decisioni ormai inevitabili. Probabilmente san Paolo in quella mano, protesa tutta a sinistra, doveva stringere una spada ora suggerisce la direzione missionaria che il cristiano deve assumere. Forte della Parola di Dio, stretta con la mano sinistra, sicuro per l'Eucaristia, cibo per il cammino, ora non rimane che andare incontro al mondo per riportarlo a quell'interiorità, medicina decisiva per chi in vano si ostina a cercare sicurezza nelle cose. Le ginocchia di Paolo conoscono una chiara proposta di cammino, un alzarsi e un andare non solitario, ma assistito e confortato, anche fuori dallo spazio sacro.

Qualche anno fa il cardinale Martini mi proponeva di offrire accoglienza alla comunità Benedettina dei monaci della Santissima Trinità che, da Vertemate, ora attende di stabilirsi tra noi a Pradecolo, sopra Dumenza. Nella vita dì questi uomini trovo la voglia di agire, ma soprattutto la forza di dedicarsi a quel Signore che li chiama ad essere contemplativi e, nello stesso tempo, missionari del suo amore per l'uomo. A loro, non solo vogliamo offrire un altro contributo, mentre stanno sostenendo spese notevoli per riattare la datata casa per ferie, ma soprattutto, in questa festa patronale, dire:" venite a cantare con noi e per noi la lode a Dio." Da sinistra per la preghiera delle monache Romite di Agra e da destra, a ridosso del Lema, per la preghiera dei monaci Benedettini, Luino, ogni giorno al suo risveglio, potrà ricevere particolari benedizioni dal sorgere del sole al tramonto per l'intercessione di questi apostoli viventi. A volte vorremmo poter contare su amici potenti che rendano più sicuro il momento incerto o difficile, ora li abbiamo trovati in Pietro e Paolo lì sull'altare della nostra chiesa prepositurale e quando usciremo troveremo, là sulle montagne, a destra e a sinistra, chi ci protegge con una vita che si fa intercessione e proposta.

Io, personalmente, mi sento già meglio e così spero anche per te.

don giorgio

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