Davanti a Maria
da Camminiamo Insieme - anno 21, n.3 del 14 settembre 2003
Con il passare degli anni c'è il rischio di ripetersi nelle
omelie, soprattutto in occasione di determinate solennità. Con questa preoccupazione
sosto nella chiesa del Carmine quasi a cercare ispirazione. E' il grande arco
affrescato ad attrarre l'attenzione con quelle strisce svolazzanti e le scritte
in latino. Tre hanno in comune la parola "vinea" e tre "Carmelus". Entrambi
questi termini possono essere tradotti con "vigna" perché anche Carmelo ha
questo significato. Nella Bibbia frequenti sono i riferimenti simbolici alla
vigna che rappresenta il popolo.
Tenendo presente che questo santuario fu per secoli affidato
a dei frati carmelitani, è interessante una prima lettura di queste frasi
tratte dall'Antico Testamento. La Vergine si compiace perché l'ordine Carmelitano
nel passato prosperò ( "vinca nostra floruit") , perché ora continua la presenza
dei frati ("vinea mei coram Te est": "sono qui davanti a Te") e con la certezza
che l'Ordine continuerà in futuro("geminabunt quasi vinea": "germoglieranno
come una vigna") .
Da secoli non ci sono più i carmelitani, ma ora ci siamo tutti
noi davanti al Signore, presentati da Maria coscienti del tanto bene fiorito
nel passato e con la speranza di un buon futuro per la nostra fede. Nelle
altre frasi in cui il simbolo è il Monte Carmelo si parla di "ornamento e
bellezza", "fertilità e ornamento" riferite a Maria e attraverso Lei alla
Chiesa intera e quindi alla nosta comunità. Carmelo è, in ebraico, la "vigna"
dove non solo si coltiva la vite ma anche ortaggi e alberi da frutto. E' il
giardino amato da Adamo e desiderato da ogni popolo che vive in un clima arido
e desertico. E' il sogno di fertilità e freschezza ricercato e atteso da ogni
persona. La protezione di Maria è stata sui frati carmelitani perché fossero
capaci di offrire ristoro ad ogni vita che cerca di rinnovarsi. La nostra
comunità cristiana di Luino possa conoscere, per le preghiere e la vicinanza
di Maria, la realtà di frutti che ogni giardino esprime. Fuori metafora, i
doni che lo Spirito di Dio pone in noi siano per il vantaggio di tutti, ricordando
che ogni albero buono da frutti buoni e che nessun albero mangia i propri
frutti. Non è possibile decorare la nostra chiesa con i volti delle persone
che hanno operato bene. Come i santi frati carmelitani sono raffigurati avvolti
dai rami della vite, così anche chi opera sull'esempio di Cristo è a Lui unito
come il ramo all'albero.
Quando compio il funerale di una persona mi sorge spontanea
una preghiera: "Fa, o Signore, che questo fratello o sorella che torna al
cielo, interceda per tutti noi perché viviamo sempre uniti a Te, nostra vita
e speranza".
don giorgio

In questa domenica ad ogni persona che partecipa
alla messa viene dato il messaggio che il nostro Arcivescovo Cardinale
Dionigi Tettamanzi ha preparato per introdurre il percorso pastorale
diocesano sulla missionarietà. Accogliamo questo gesto con particolare
stima e attenzione. Chi desiderasse il testo del percorso si rivolga
in parrocchia.