Le disposizioni del cuore
da Camminiamo Insieme - anno 21, n.28 del 14 marzo 2004

Le Ave Maria del Rosario in casa di una persona defunta si
susseguono l'una all'altra e lo sguardo si raccoglie sulle mura e sulle suppellettili.
Non è un guardare curioso, ma raccolto al punto da non ritenere distratta
la mia preghiera. Ricordo l'anziana signora sul divano intenta ad operare
con l'uncinetto e ora lì, sul tavolo, uno dei tanti lavori. Immagino il signore,
la cui salma è ora composta nella camera, lottare con la malattia, svagarsi
con un insoddisfacente programma televisivo presto cambiato, indugiare sulle
foto dei suoi momenti più belli... A poco a poco prendo coscienza di tante
giornate iniziate con la gioia per il cielo sereno, continuate con il ritmo
serrato di chi ha un proprio "daffare", chiuse con la compagnia di persone
care e di hobby o piccole soddisfazioni personali. Ora questa vita è lì aperta
e chiara davanti al Signore, luce che trasforma le nostre penombre e tenebre,
calore di accoglienza per una storia smarrita, ancora troppo legata a quel
corpo che assume sempre più il freddo del cadavere. Saluto, esco, dopo un
altro sguardo al defunto e una stretta di mano calda ai familiari. L'aria
fredda della sera mi fa bene, mi inserisco nell'andarivieni del traffico e
capisco ancora una volta la forza della vita. Un altro appuntamento, un altro
incontro mi attende e poi a mia volta tra le mura di casa per un susseguirsi
di soste e azioni, pensieri e programmi, distensioni e tensioni, telefonate
e letture... E' impegnativo e importante accorgermi di esistere con una meravigliosa
libertà. Preso dalle urgenze quotidiane vivo questo susseguirsi di giorni
e anni, cercando di ottimizzare i tempi, migliorare le prestazioni, aprire
nuove prospettive, favorire incontri, senza mettere in campo la libertà. Sto
riflettendo sulla prima orazione della messa per proporre uno spunto ai presenti,
oggi trovo un'invocazione a Dio perché sìa possibile "rinnovare le disposizioni
del cuore". Sta nell'esperienza di tutti disporre con ordine e pulizia la
propria casa e, a ritmi più o meno ravvicinati, rinnovare tutto l'ambiente.
A furia di gettare nell' intimo quanto capita, senza mai fare ordine, ci si
ritrova in preda a sensazioni e sentimenti, reazioni e istintività, passioni
e valutazioni difficili da gestire. Rinnovare le disposizioni del cuore è
ritrovare l'orientamento, riscoprire significati, cercare motivazioni, stabilire
priorità, accogliere un po' di calore, gustare lo stupore, superare le abitudini,
diffidare del già pronto, faticare per un risultato, offrire uno sguardo o
una parola nuovi, assaporare la pace, sostare nel silenzio,accostare maestri
di umanità, appartarsi con se stessi, percepire lo scorrere del tempo, andare
oltre le scontate apparenze, varcare la soglia del mistero, desiderare acqua
di sorgente, abbandonarsi in un respiro fiducioso e calmo, camminare aprendoci
alla vita che trovi accanto... E poi? Usciranno il sospetto e il dubbio e
quanto c'è di negativo. Era questo che Gesù proponeva con "guardate i gigli
del campo..." cioè fate uscire la schiavitù dell'avere e provate la bellezza
della libertà come partecipare al ritmo della vita, assecondare il cuore con
la sua sapienza, valorizzare ogni cosa perché tutto è dono.
don giorgio