UNO SGUARDO CHE PARTE DAL CUORE
da Camminiamo Insieme - anno 21, n.17 del 21 dicembre 2003

Sono passato di casa in casa ho raccolto gioia e dolore, serenità
e tormento, desiderio e apatia li presento a te, o Signore, in questo Natale.
Ogni stagione della vita conosce silenzio, spogliazione, gemme,
fioritura, frutti; ogni stagione ha senso; è bella, anche se non sempre attesa
e desiderata. Una signora, dal letto di infermità, mi ha parlato del suo passato;
negli occhi la luce di una nostalgia: in dodici attorno a una tavola; la penombra
di una tristezza per la solitudine di oggi. C'è chi compie il gesto di aprire
la casa, ma non risolve.
Me lo dice un anziano: sto, come ogni giorno, senza pensare.
Come per i regali: si desiderano, si ricevono, mutano, si offrono
e non ci sono più; nessuno ha pensato a me ed io non ho più nessuno.
Natale non è scambio di cose, pur preziose e belle, è incontro
di persone. E' l'incontro con un Gesù inedito e strano che mi dona la forza
e la gioia di essere un bel regalo. Con Santa Teresa d'Avila dovrei poter
esclamare: "Dio mi basta !" e viverci.
Con Lui non ho più paura di fallire un incontro, non ho più
il timore di restare solo perché mi offre uno sguardo che parte dal cuore.
Da un cuore risanato si sviluppa l'amore e anche le grandi
acque, le difficoltà più grandi, non potranno spegnere questo fuoco.
don giorgio
