Hai camminato con me
da Camminiamo Insieme - anno 20, n.37 del 18/5/2003
Mi capita tra mano un fascicolo con foto e frasi. E' il caro
segno di riconoscenza che gli alunni della Scuola elementare di Maria Ausiliatrice
mi hanno donato. Il titolo presenta il percorso delle citazioni: "non stancarti
dì andare". E' un efficace spunto per tratteggiare il volto della Festa del
Grazie che chiude da anni il cammino scolastico dell'Istituto Parrocchiale
"Maria Ausiliatrice".
Un anno è lungo: la stanchezza può prendere il sopravvento
se viene meno la meta ; la guida può essere ripetitiva e spenta e allora ci
si trascina pesantemente; la classe può esprimersi con superficialità con
il conseguente ritrovarsi quasi in un parcheggio a enumerare nozioni.
Questi rischi sono superati se piccoli e grandi, insegnanti
e alunni, suore e personale insieme tendono verso la meta. La consegna e l'impegno
che ci hanno sollecitati per tutto l'anno è stato quello di accogliere e offrire
un comunicare che fosse segno di premura, stima, attenzione, disponibilità,
riflessione. Se non ci si stanca di andare nella direzìone di una valida meta,
prima o poi si scoprono: riferimenti lontani, nei secoli, ma sempre suggestivi;
attese e desideri che fissati da un autore colpiscono ancora nel segno; persone
che, con proposte e ideali affascinano come se fossero presenti; un Al di
là che sollecita con il Creato e la Parola, con il perdono e l'aiuto.
Anche noi, come l'acqua di un fiume abbiamo visto la freschezza
della sorgente, cantato e giocato come ogni ruscello, superato e cercato il
percorso verso il mare, aggirato o compiuto il balzo oltre l'ostacolo, ricevuto
e accolto tanti altri corsi d'acqua scarsi o generosi e, senza quasi accorgerci,
abbiamo incontrato l'albero, il campo, il fiore e l'erba.
La Festa del Grazie è l'occasione per rileggere tutto un percorso,
sollecitati dalla meta, confortati dalle numerose vicinanze, riaccolti da
generosi gesti di premura, stimolati dalla fiducia rinnovata. Siamo arrivati
ad una meta che non è tanto il sospirato incontro con le vacanze o con la
pagella o con una routine da deporre, ma che è una tappa del nostro cammino,
sicuri che per ogni sera c'è la promessa di una nuova giornata.
La scuola si sta rinnovando per la riforma che chiede notevole
impegno da parte di insegnanti e genitori, alunni e personale, territorio
e forze sociali.
C'è una frase di Madeleìne Deibrel che offre sostanza e orientamento
per tutto questo operare a vantaggio dei ragazzi e quindi del mondo di oggi
e domani: " ogni mattina è una giornata intera che riceviamo dalle mani
di Dio. E' un capolavoro di giornata che viene a chiederci di essere vissuto.
Se potessimo frugare il mondo e vedere questo giorno elaborarsi e nascere
dal fondo dei secoli, comprenderemmo il valore di un solo giorno umano ".
Trovo questa frase, sfogliando il libretto di citazioni e foto
che, con il loro valore simbolico, mi portano a stare con fatti e volti, sorrisi
e tensioni, percorsi e situazioni che costituiscono un bellissimo bagaglio.
Nel prossimo 2004 ricorre il sessantesimo anniversario della
presenza delle Suore salesiane nella nostra città. Con una dedizione ammirevole,
giorno dopo giorno, ci hanno aiutato a credere, a sperare ed amare non a parole,
ma con il vissuto di ogni giorno, accompagnando la crescita di tanti bambini
che dalla scuola materna sono passati nelle elementari e poi nelle medie,
dopo la licenza lasceranno un ambiente, ma rimarrà in loro uno stile.
Penso che i Luinesi condividano queste parole di Nino Salvaneschi:
" hai camminato con me per tutta la strada. Le stagioni
si sono succedute e l'autunno arriva. Ma continui a sorridermi come al tempo
della primavera. Non rinfacci la strada cattiva e il maltempo incontrato:
ricordi solo il sereno e sai che la vita è stata per un po' un sogno vissuto
insieme".
Ripeto queste parole con grande riconoscenza e tu prova magari
a dirle a chi ti ha fatto o ti fa del bene, come la nostra Scuola con le care
Suore.
don giorgio
