Prima Comunione
da Camminiamo Insieme - anno 20, n.36 del 11/5/2003
Mentre le Ave Maria si susseguono nelle varie lingue, sto raccolto
davanti alla statua della Madonna di Fatima, racchiusa in una teca di cristallo;
osservo bene quella statuetta.
Ho la preghiera sulle labbra, mentre nella mente sfilano intenzioni,
persone, situazioni, emozioni e ricordi che a poco a poco pesco nel cuore.
Le piccole dimensioni dell'effigie, il bianco del vestito,
il volto giovane mi parlano subito dei nostri ragazzi che nelle prime domeniche
di Maggio incontreranno, nella Messa Gesù, nella loro Prima Comunione.
Questo riferimento mi accompagna nella Via Crucis che propone
le sue soste in un oliveto percorso dai tre bambini di Fatima prima, per pascolare
le pecore e poi, per arrivare dove appare la Madonna.
Tra il verde degli ulivi spicca il bianco dell'Angelo, ritto
e proteso verso il cielo, con i tre bambini inginocchiati. Un cartello a lato
suggerisce la preghiera che l'Angelo insegnò a Francesco, Giacinta e Lucia:
"Mio Dio io credo, ti adoro, spero e ti amo. E ti chiedo perdono per quanti
non credono, non ti adorano, non sperano e non ti amano".
La commozione mi prende nell'intimo, mentre di fronte a quei
fanciulli fissati nel marmo bianco, percepisco chiaramente che stanno vivendo
quanto l'Angelo insegna.
Lucia è ancora viva nel Monastero delle Clarisse di Coìmbra
alla bella età di 96 anni, Francesco prima e Giacinta poi, ancora in tenera
età, concludono la loro vita terrena. La sosta nella semplice casa di campagna,
con la camera da letto zeppa di fratelli, la cucina, il cortile, la stalla
parla della vita di ogni giorno dove l'obbedienza ai genitori, l'accordo tra
i fratelli, la preghiera vissuta con amore, i generosi sacrifici, le piccole
occupazioni quotidiane sono state il tessuto di una vita guidata dalla Vergine
verso la santità.
Le due gigantesche foto di Francesco e Giacinta spiccano in
bianco e nero all'esterno della Chiesa di Fatima. All' interno le lastre di
marmo delle tombe sono coperte di mazzi di fiori che la pietà di tantissime
persone porta come omaggio all'innocenza di questi fanciulli che hanno incontrato
Gesù per non lasciarlo più e seguirlo con generosa dedizione.
Il Papa, proponendo all'attenzione di tutti noi questi fanciulli,
ha inteso rivolgersi ai ragazzi e soprattutto a chi vive il primo incontro
con Gesù. Certo è un giorno di una bellezza grandissima, paragonabile al commovente
stare dei tre fanciulli di Fatima davanti all'apparizione della Madonna.
Come loro anche tu accogli l'invito a pregare ogni giorno e
a rinnovare ogni domenica l'incontro con Gesù nella Comunione, per stare in
vera e reale compagnia con Gesù.
I genitori con i catechisti ti stanno accanto in questo cammino
per indicarti, suggerirti, richiamarti la bellezza e la forza dello studiare,
ubbidire, ascoltare, vivere l'amicizia, giocare, frequentare l'oratorio, osservare
e imparare dal grande libro della natura, dalla televisione e dai libri, dalle
persone e dalle cose, dai silenzi e dagli incontri.
Vivere l'unione con Gesù è aprirsi a tutto ciò che è risposta
alle attese buone della vita, è imparare a dire di sì alle attese di comunione
che le persone hanno con te.
C'è un orrore che occorre avvertire, l'orrore nei confronti
di ciò che è superficiale, volgare, insensato, senza il respiro ampio e tonificante
che ti auguro di avere per accogliere e poi donare.
don giorgio
